ULTERIORE ATTACCO ALLA COSTITUZIONE. LIMITANDO IL DIRITTO DI SCIOPERO SI TENTA DI METTERE IL BAVAGLIO AI LAVORATORI.

“Pur condividendo l’appoggio a chiunque si batta per la giustizia sociale e pur criticando una legge di Bilancio di pura sopravvivenza, senza nessuna redistribuzione degli emolumenti, né alcun rilancio del welfare, né alcun sostegno a politiche di sviluppo, una legge criticata persino da Confindustria, penso che le ragioni dello sciopero generale siano materia esclusivamente sindacale. Ma ciò che allarma è l’evidente tentativo di mettere il bavaglio al movimento dei lavoratori, limitando il diritto di sciopero in modo arbitrario e autoritario e trasformando un conflitto sindacale in conflitto politico e persino minacciando provvedimenti repressivi. La Commissione di garanzia nominata dal governo non è mai intervenuta con questa inaccettabile pesantezza in occasione di scioperi dei sindacati autonomi; i toni nei confronti del sindacato del ministro Salvini, che non risulta particolarmente esperto di questioni del lavoro, sono palesemente volgari e provocatori. Questa offensiva non è contro il singolo sindacalista ma contro tutto il mondo del lavoro, già colpito da trent’anni di progressivo declino delle condizioni salariali e di lavoro. Lo si vuole dividere e frammentare ulteriormente. Mi pare un tentativo del governo di limitare il diritto di sciopero colpendo l’autonomia del sindacato. È un altro pesantissimo tassello nel più generale assalto alla Costituzione del 1948. Esprimendo la piena solidarietà dell’ANPI a CGIL e UIL, mi auguro che, al di là di legittime opinioni diverse, si ritrovi l’unità sindacale contro ogni tentativo di manomettere la Costituzione e di dividere i lavoratori”.

Gianfranco Pagliarulo – Presidente nazionale ANPI
 

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