SABATO 1 APRILE – ARCI MIRABELLO

PIZZATA DI AUTOFINANZIAMENTO – MEMORIA PRECARIA 2017
Sabato 1 aprile dalle ore 20:00
 

Arci – circolo di Mirabello, Cantù, via Tiziano 5 (traversa di via
Lombardia)

L’Associazione Erbattiva vi invita all’annuale

pizzata di autofinanziamento per “Memoria precaria”
evento organizzato dai ragazzi/e dell’Associazione Culturale ERBATTIVA
per festeggiare il 25 aprile,
data da ricordare e declinare oggi in nuove forme di resistenza attiva sul territorio.
Sostieni la festa!

Menù
Pizza a scelta
Birra (o bibita)
Caffè
Dolce

il tutto a 15 euro

Per prenotare la tua presenza manda una e-mail entro sabato 1 aprile
alle ore 15.00 all’indirizzo:
pizzataprecaria@email.it

 

MORTO IL PARTIGIANO DAL VERME

… “Tutte le volte che uomini e donne si stringono intorno a qualche cosa che sia un altare, che sia una bandiera, che sia un discorso, che sia una mensa, un battesimo, un funerale è sempre un momento estremamente importante. Prima di tutto perché l’uomo esce dal suo interesse personale, esce dal suo rischio di vita e non è più un individuo, è un NOI. Quando gli uomini diventano un NOI sono una forza enorme, dobbiamo ritrovare la capacità di essere un NOI” …

Luchino Dal Verme

 

E’ morto a 103 anni nell’Oltrepo Pavese il conte Luchino Dal Verme, grande protagonista della Resistenza. Con il nome di battaglia di ‘Maino’ ha guidato l’88esima brigata Casotti e la “Gramsci” della divisione Garibaldi, partecipando a numerose azioni di guerra. La sua brigata fu tra le prime a raggiungere Milano nel 1945.

CASA POUND MANIPOLA LE INFORMAZIONI SU WIKIPEDIA

Lo spettro neofascista dietro Wikipedia: ecco come CasaPound manipola l’enciclopedia libera

E’ un’operazione segretissima, mirata e sistematica. E’ in corso da almeno 5 anni. E’ stata organizzata nei minimi dettagli e con la massima cautela. L’obiettivo è quello di migliorare l’immagine di CasaPound Italia sul web. E Wikipedia, l’enciclopedia partecipativa online, non poteva essere che un bersaglio strategico per i militanti del movimento neofascista. Secondo le ultime stime il sito Wikipedia.org è considerato il settimo più cliccato al mondo. Una vera e propria miniera d’oro di informazioni con oltre 35milioni di voci, utilizzata al giorno da milioni di internauti per documentarsi in modo rapido e magari anche per farsi un’opinione. Digitando il nome del gruppo di estrema destra su Google, e quello delle organizzazioni ad esso affiliate, le pagine di Wikipedia appaiono sempre fra i primi risultati. Aggirare i sistemi di controllo sull’enciclopedia libera per ottenere un’informazione più favorevole è un’occasione che i neofascisti non potevano lasciarsi sfuggire, soprattutto in vista delle prossime elezioni comunali fissate per il 5 giugno. Una presentazione del movimento bendisposta potrebbe rivelarsi efficace per portare acqua al proprio mulino. Forti del risultato del 6,6% dei consensi raggiunti a Bolzano con tre consiglieri eletti ora i neofascisti sperano di ottenere anche a Roma un risultato più vantaggioso rispetto alle scorse elezioni amministrative del 2013, che hanno visto CasaPound registrare solo lo 0,62% delle preferenze.

Sono decine gli episodi di violenza smorzati e rimossi nel tempo, in modo minuzioso, attento e preciso per non destare alcun sospetto. Le operazioni vengono effettuate da quella che Gianluca Iannone, presidente di CasaPound, definisce come una “task force di pronto intervento nel mondo di internet”. Si tratta dei ‘websupporter’ dell’organizzazione di estrema destra. L’iniziativa è stata lanciata nel 2010. Il responsabile del progetto è Cristiano Coccanari, esperto di web marketing e direttore di Radio Bandiera Nera, una radio online affiliata al movimento. Basta pagare 10 euro per iscriversi, ricevere a casa una tessera, e cominciare la militanza virtuale. Il loro compito è quello di propagandare in rete i comunicati, difendere le istanze del movimento neofascista con commenti sui social network o siti web e altre operazioni mirate.

 

Continua a leggere:

http://www.lameteora.info/neofascista-wikipedia-casapound-manipola/

http://www.wumingfoundation.com/giap/tag/fascisti-su-wikipedia/

 

DONGO, SABATO 1 APRILE

Associazione Museo della Resistenza comasca di Dongo

presentazione del libro:

LE MEMORIE DEL COMANDANTE “GEK”


Dopo 70 anni il comandante Gek, che aveva firmato a Morbegno la resa della colonna
tedesca Flak che viaggiava con quella di Mussolini da Menaggio a Dongo,
rilascia le sue memorie.


Relatore: PIERFRANCO MASTALLI curatore del contesto storico, editoriale e archivistico.


SABATO 1 APRILE ore 15.30
MENAGGIO
AULA MAGNA ISTITUTO COMPRENSIVO
VIA LUSARDI (di fronte al Municipio)

LETTERA A LILLI GRUBER

La sera di lunedì 20 marzo abbiamo assistito, sconcertati, alle invettive di Pansa nel corso della trasmissione televisiva Otto e mezzo sulla rete La7. Ci pare doveroso invitare le lettrici e i lettori ad inviare a questo indirizzo mail (ufficiostampa@la7.it) la seguente lettera

 

Gentile signora Gruber, nella fase finale della trasmissione Otto e mezzo del 20 marzo su tutt’altro argomento, il signor Paolo Pansa, ospite in studio, dopo essersi ripetutamente esibito in forme di turpiloquio rivolto a destra e a manca (“fessi”, “stupidi”, “non me ne importa un cazzo”), ha testualmente affermato: “Dopo aver pubblicato ‘Il sangue dei vinti’ (…) sono stato per quattro anni bombardato da questa sinistra cogliona (sic!). Non si può parlar male dei partigiani anche se hanno stuprato mettendo le bombe a mano nelle vagine delle ausiliarie fasciste”.

È evidente la gravità assoluta di questa affermazione, che delegittima i partigiani dipingendo l’intera Resistenza come un movimento di massacratori ispirati ad un sanguinario e gratuito sadismo. Nulla di strano sulla bocca di Pansa, che non interessa contestare, perché parlano molto di più l’Atlante delle stragi naziste e fasciste (http://www.straginazifasciste.it/?page_id=281) e gli innumerevoli, e non ancora del tutto censiti, episodi di vero e proprio eroismo di persone comuni che hanno partecipato alla Resistenza in armi o meno, e – fra questi – le vicende di decine di migliaia di militari italiani che scelsero, dopo l’8 settembre, di combattere per la liberazione del Paese, molte volte a prezzo della vita, come per esempio a Cefalonia.

Interessa invece prendere atto che tale delegittimazione è avvenuta senza alcun contraddittorio in una trasmissione che si definisce “di approfondimento quotidiano” e senza che Lei, che conduce la trasmissione, abbia letteralmente aperto bocca. Lo stesso vale per Matteo Ricci, sindaco di Pesaro che, presumibilmente, risponderà del suo comportamento agli elettori. Ma meraviglia in particolare il Suo silenzio, considerando che la nostra Repubblica, come Lei insegna, è nata da quella lotta di Resistenza e che quei partigiani sono stati ricevuti a Montecitorio il 16 aprile 2015 dalle massime autorità dello Stato. In tale circostanza la Presidente della Camera, rivolta ai partigiani seduti sui banchi dei parlamentari, affermò: «Oggi, voi partigiani, siete qui non come ospiti ma come padroni di casa».

Per queste ragioni è inaccettabile che in una trasmissione televisiva peraltro così ascoltata si lasci passare un messaggio la cui sostanza è che i carnefici diventano le vittime e le vittime diventano i carnefici.

Mi auguro che Lei, gentile signora Gruber, abbia la coerenza di smentire quelle sciagurate parole pronunciate dal signor Pansa per rispetto della verità storica, della natura della Repubblica italiana, del sacrificio di decine di migliaia di partigiani, ed anche – se permette – di tutti i telespettatori.

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