BASTA TENTENNAMENTI, IL GOVERNO SCIOLGA SUBITO FORZA NUOVA E LE ALTRE ORGANIZZAZIONI FASCISTE

Si è svolta oggi la conferenza stampa promossa dal Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza: “A quando lo sciolgimento delle organizzazioni fasciste?“. Hanno preso la parola Gianfranco Pagliarulo (ANPI), Serena Colonna (ANPPIA), Mariapia Garavaglia (ANPC), Dario Venegoni (ANED), Massimo Villone, costituzionalista. La videoregistrazione integrale di Radio Radicale

“Dopo l’assalto alla Cgil, dopo le mozioni alla Camera e al Senato, dopo l’annuncio della creazione di un gruppo di esperti, non è successo nulla. Intendiamo rompere questo silenzio: torniamo a chiedere decisamente e formalmente al Governo lo scioglimento di Forza Nuova e delle altre organizzazioni fasciste”. Così ha esordito il Presidente nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo nella conferenza stampa di oggi promossa dal Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza. “Lo prevede la legge Scelba – ha proseguito Pagliarulo – L’applicazione della legge non può essere condizionata dalle opportunità politiche, bisogna procedere con la massima urgenza”. Serena Colonna, segretaria generale dell’ANPPIA ha lanciato un appello ai Sindaci neo-eletti: “Si promuovano nei territori, come fatto altrove, regolamenti che stabiliscano che gli spazi pubblici vengono concessi solo ad organizzazioni che si riconoscono nel valori dell’antifascismo e che dunque ripudiano il fascismo. Fare questo significa ribadire il valore democratico delle Istituzioni”. Su quello che si sta gravemente muovendo nel Paese ossia sulle infiltrazioni fasciste nei movimenti no-vax e sulla strumentalizzazione della memoria da parte anche di rappresentanti delle istituzioni è intervenuto Dario Venegoni, presidente nazionale dell’ANED: “C’è un brutto clima in giro. Ci tengo a denunciare i vertici di orrore insopportabili che abbiamo raggiunto: è noto il vergognoso post del consigliere leghista di Lissone contro Liliana Segre; ebbene in virtù dell’art. 54 della Costituzione, noi chiediamo le sue dimissioni. Le scuse sono state tardive e inaccettabili. Bisogna ripulire le istituzioni da queste presenze”. Maria Pia Garavaglia, presidente nazionale dell’ANPC, ha lanciato una proposta legislativa: “Occorre emendare la normativa sulla toponomastica introducendo il divieto di intitolare vie piazze a personaggi compromessi col regime fascista, coi suoi crimini. Le città sono le nostre case e non si può permettere che vengano illuminate figure rappresentative di valori che contrastano con la Costituzione”. “Il Governo non può tacere” – ha sottolineato il costituzionalista Massimo Villone – si sono verificati fatti gravissimi che richiedono una decretazione d’urgenza di scioglimento di Forza nuova a meno che il Governo non voglia nascondersi dietro gli esperti che ha incaricato”. Sulla decretazione d’urgenza si sono espressi positivamente anche i deputati Andrea De Maria e Emanuele Fiano e la Senatrice Monica Cirinnà presenti alla conferenza stampa.

L’UFFICIO STAMPA ANPI

22 novembre 2021

GUARDA LA VIDEOREGISRAZIONE INTEGRALE CURATA DA RADIO RADICALE: https://www.radioradicale.it/scheda/652843/a-quando-lo-scioglimento-delle-organizzazioni-fasciste?fbclid=IwAR2BXBYDEDELlFpfW2xeTwJwbi-N9-RmIx0cJXt-iaVwtnfT0Et6Y0LwmlU

ADDIO A GIUSEPPE VALOTA, PRESIDENTE DELL’ ANED.

L’Associazione nazionale ex deportati di Sesto San Giovanni e di Monza piange il suo presidente. Nella giornata di sabato 13 novembre è morto Giuseppe Valota, 83 anni, storico presidente dell’Aned di Sesto San Giovanni e di Monza, oltre che componente del consiglio nazionale dell’associazione.

Valota era figlio di un operaio sestese. Era un bambino quando nel 1944 il suo papà venne deportato in seguito agli scioperi dei lavoratori, e assassinato a pochi km dal campo di concentramento di Mauthausen. 

Giuseppe Valota ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro il nazifascismo. Ha organizzato viaggi nei campi di sterminio, ha promosso incontri nelle scuole, ha dato vita il progetto del Trattato di Amicizia tra Sesto San Giovanni e Langhenstein, sottocampo di Mauthausen dove sono morti quasi cento cittadini di Sesto San Giovanni. Inoltre ha scritto anche diversi libri. 

Cordoglio anche del sindaco di Sesto Roberto Di Stefano che, sul suo profilo Facebook, ha scritto: “Sesto perde un grande uomo, impegnato e appassionato, che lascia un enorme vuoto nella nostra città, ma non solo. Ha speso gran parte della sua vita a documentarsi su quegli anni bui, ripercorrendo le storie dei deportati politici e dando alle stampe diversi libri richhe di testimonianze significative. Un grande esempio”. 

Nella giornata di oggi, domenica 14 novembre, nella sede dell’Aned di Sesto San Giovanni (via Dei Giardini 14) dalle 15 alle 17 sarà possibile portare un saluto a Valota. Verrà poi comunicata anche la data e l’orario dei funerali. 

SOLIDARIETA’ A ERIC GOBETTI, CENSURATO DAL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE

Comunicato della Segreteria nazionale ANPI a seguito della notizia della revoca da parte del Consiglio regionale del Piemonte del patrocinio ad una iniziativa a Fondoce con lo storico torinese

La Segreteria nazionale ANPI si associa pienamente alla solidarietà della Sezione di Verbania a Eric Gobetti oggetto di fatto di una grave censura da parte del Consiglio regionale del Piemonte che ha revocato il patrocinio all’iniziativa di stasera “Fascismo, guerra e foibe” promossa dalla Casa della Resistenza di Fondotoce e che avrà come protagonista lo storico torinese.

12 novembre 2021

ISTITUTO NAZIONALE PARRI E ANPI UNITI CONTRO LA DELEGITTIMAZIONE DELLA STORIA

5 Novembre 2021

Comunicato congiunto a seguito dell’incontro svoltosi il 3 novembre fra il Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” – rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, e la Segreteria Nazionale ANPI, alla presenza dei rispettivi presidenti Paolo Pezzino e Gianfranco Pagliarulo

ISTITUTO NAZIONALE FERRUCCIO PARRI E ANPI UNITI CONTRO LA DELEGITTIMAZIONE DELLA STORIA E PER UN RINNOVATO IMPEGNO CIVILE E CULTURALE

Comunicato congiunto

Si è svolto il 3 novembre un incontro fra il Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” – rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, e la Segreteria Nazionale ANPI, alla presenza dei rispettivi presidenti Paolo Pezzino e Gianfranco Pagliarulo.

Nell’incontro, che è avvenuto in un clima di intesa e di piena collaborazione, si è manifestata una comune preoccupazione per la situazione generale del Paese, soffermandosi fra l’altro sui fenomeni relativamente diffusi di odio sociale, xenofobia, nazionalismo, antiscientismo, complottismo, all’interno dei quali germoglia il consenso verso organizzazioni propriamente fasciste.

Assieme, si sono segnalati, da parte di alcune istituzioni rappresentative come Regioni e Comuni, inquietanti episodi di contrasto alla libera ricerca e di imposizione di una presunta verità storica, in realtà subordinata all’interesse politico, anche in conseguenza delle due gravissime mozioni approvate nel recente passato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e successivamente del Veneto, in cui si istituzionalizza la censura, si impone il pensiero unico e si rifiuta il libero dibattito.

Si è inoltre avvertita con preoccupazione la presenza di un drammatico analfabetismo di ritorno nella coscienza civile, un analfabetismo della memoria che mette in discussione valori consolidati e che richiede un rilancio, a cominciare dalla scuola e dalle giovani generazioni, della formazione pubblica della cultura della memoria anche con nuove forme.

Al tema dell’analfabetismo, cioè dell’ignoranza, si connette il tema dell’indifferenza, e cioè della mancata percezione delle lezioni del passato sulle vicende del presente e della conseguente carenza di sensibilità civile. Va rilanciata la qualità della cittadinanza anche utilizzando le scadenze del calendario civile per mettere a valore le parole chiave.

Nella consapevolezza delle diverse missioni statutarie dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e dell’ANPI – la ricerca storica il primo e la centralità della memoria il secondo – ma anche delle convergenti e conclamate affinità ideali – la valorizzazione della Resistenza e dei princìpi dell’antifascismo –, si è convenuto sull’opportunità di un’agenda di lavoro autonoma, e non – cioè – di mera risposta agli eventi della quotidianità politica e sociale; a questo proposito si è proposto di intensificare la programmazione di iniziative comuni, pratica consueta da decenni, mettendo a fuoco in prima approssimazione, fra gli altri, alcuni temi: la ricerca sull’attuale toponomastica fascista in Italia, lavoro già avviato dall’Istituto; la ricerca sulla “guerra alle donne” (violenze, torture, omicidi) da parte del nazifascismo; la ricerca sulle attuali tendenze alla delegittimazione della storia attraverso la sua riscrittura faziosa e intollerante.

Si è inoltre auspicato un incontro assembleare dei rappresentanti dell’Istituto e dell’Associazione al fine di socializzare i suddetti temi e di stringere ancor di più i rapporti fra il Parri e l’ANPI.

Si è infine sottolineata l’esigenza di un coinvolgimento nel comune lavoro dell’Istituto e dell’Associazione, delle rispettive strutture locali, in piena coerenza con le importanti esperienze di stretta collaborazione avvenute in passato, che vanno rafforzate ed estese.

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