Come forse già saprete, nei giorni 26 e 27 ottobre si terrà il convegno sulla Resistenza in Europa.
L’importante seminario si terrà a Milano venerdì 26 e terminerà a Como, davanti al Monumento alla Resistenza Europea.
Qui sotto potete leggere il programma quasi definitivo delle due giornate:
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“Per un’ Europa unita e sociale”
Il Convegno/Seminario di cui alleghiamo il programma, rivolto soprattutto alle
nuove generazioni, partirà dall’esame dell’ultimo mostro, il nazifascismo,
generato dall’Europa, e illustrerà come e perché in molti Paesi europei nacque
e si sviluppò la Resistenza per contribuire a fermare e a uccidere quel mostro.
Percorrerà le varie tappe che i più lungimiranti governanti e pensatori politici
europei hanno realizzato per creare un nuovo assetto europeo che
scongiurasse il ripetersi di una tragedia tanto devastante, degradante ed
infame (dopo il 1945 si trattava di sostituire, in un’area importante del pianeta,
la forza del diritto al diritto della forza).
Si percorreranno i successi, le gravi battute d’arresto, gli errori, gli egoismi, le
miopie, le paure, le mediocrità, i ritardi culturali.
Si cercherà un aggiornamento delle tante cose dette e scritte sul tema per
suggerire come oggi, nella situazione data, si possano riproporre le idealità, le
conoscenze, le tecniche per procedere credibilmente verso il traguardo di
un’Europa federale, democratica, sociale.
Un’ Europa che recuperi la sovranità reale persa dagli Stati-nazione europei
rispetto alle dinamiche della globalizzazione; che ridia fiato e potere al sistema
liberaldemocratico e alla capacità della politica di svolgere il proprio ruolo alto,
e cioè di governare i fenomeni che sorgono dalla società globalizzata per
indirizzarli al bene comune.
Un’Europa con una politica che agevoli lo sviluppo (produzione di quantità), ma
anche capace di tradurlo in progresso (produzione di qualità di vita dei
cittadini, a partire dai più deboli).
Un’Europa capace di tradurre in realtà i principi contenuti nelle Carte
costituzionali più evolute dei Paesi europei e nella Carta dei Diritti dei Cittadini
europei (verificare) e di frenare la deriva razzista, populista, xenofoba,
neonazista e neofascista che percorre sinistramente il nostro continente.
Un grande scopo, dunque, al quale (ri)appassionare gli Italiani, a partire dai
giovani.
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La pubblicazione degli atti sia in formato digitale, sia in cartaceo, dovrebbe
agevolare la ripresa, che oggi viene da più parti, di una spinta dal basso che
porti ad un nuovo più forte senso di appartenenza e di identità europea e al
recupero delle radici più nobili di questa identità.
Il Presidente
Tullio Montagna
Ornella Ravaglia
Responsabile del Gruppo memoria storica