RIFORME COSTITUZIONALI – DOCUMENTO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

DOCUMENTO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI SULLA PETIZIONE AVVIATA DA UN QUOTIDIANO RIGUARDANTE LE RIFORME COSTITUZIONALI

 

La segreteria nazionale dell’ANPI, presa visione della petizione lanciata da un quotidiano sul tema delle riforme istituzionali:

 

 

rileva che – ancora una volta – a fronte di una proposta ripetutamente avanzata dall’ ANPI a procedere – in una materia così delicata e importante – in modo unitario e preventivamente concordato, si procede con iniziative isolate e comunque non discusse, col risultato di produrre divisioni e dispersioni di forze anziché unitarietà di intenti ed efficacia di azione;

 

 

osserva tuttavia che, a prescindere dal tono e da alcune espressioni che non appaiono condivisibili, nella sostanza e nei vari aspetti la petizione si sofferma su temi e richieste che coincidono con quanto l’ANPI, a partire dalla manifestazione all’Eliseo del 29 aprile 2014 e fino a ripetute dichiarazioni, prese di posizione e appelli ai Senatori, sia per quanto riguarda la riforma del Senato, sia per ciò che attinge alla legge elettorale, sia – infine – per altre proposte governative restrittive della partecipazione democratica quali l’aumento delle firme per il referendum e l’iniziativa legislativa popolare, oltre alla reiterata pretesa del Governo di dettare l’agenda e i tempi del Parlamento;

 

 

richiama quanto contenuto nei documenti dell’ANPI del 29 aprile e successivi e nelle dichiarazioni del Presidente Smuraglia contenute in particolare nel numero 123 della news letter nazionale ANPInews, nonché dei messaggi inviati ai Senatori in data 21 giugno e 1 luglio;

 

 

rimette alla decisione di ciascuno degli appartenenti all’Associazione, di aderire o meno a documenti che non contrastino, nella sostanza, con la linea e le proposte adottate dagli organismi dirigenti nazionali;

 

 

torna ancora una volta a proporre di condurre una battaglia unitaria sui temi delle riforme costituzionali, della legge elettorale e della rappresentanza, con iniziative concordate, che attribuiscano maggior forza e compattezza all’impegno per difendere e sostenere i diritti dei cittadini ad esprimere liberamente il proprio pensiero e la propria volontà e ad esercitare la sovranità popolare nelle forme previste da una Costituzione fondata – appunto – sulla democrazia rappresentativa.

Roma, 25 luglio 2014

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/16/contro-i-ladri-di-democrazia-no-al-parlamento-dei-nominati-e-alluomo-solo-al-comando/1062498/

 

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