Pagliarulo: “Il 27 gennaio non sia solo una celebrazione, non si banalizzi una tragedia che ha segnato l’umanità”

25 Gennaio 2021

Dichiarazione del Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, sul Giorno della Memoria

“Il 27 gennaio il Paese si raccoglierà intorno a volti e vicende che hanno segnato tragicamente la storia del ‘900. L’ANPI auspica fortemente che questo giorno non si esaurisca in una pur necessaria celebrazione, in una banalizzazione di un evento mostruoso per l’umanità, bensì sia un momento di riflessione coinvolgente, la base di un messaggio di civiltà, antifascismo, e democrazia che proviene dal sangue dei campi di concentramento. La chiamiamo memoria attiva, perché il ricordo non ha senso se non si esercita la sua portata educativa nel presente. Ogni giorno, ogni incontro, ogni impegno, ogni battaglia. È un dovere, oltreché l’unico omaggio possibile, perché tangibile e duraturo, alle vittime della deportazione e ai combattenti per la libertà”.

Gianfranco Pagliarulo – Presidente nazionale ANPI

PAGLIARULO: INTOLLERABILE APOLOGIA DI PINO RAUTI DA PARTE DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI ROMA

Dichiarazione del Presidente nazionale ANPI a seguito dei toni e argomenti apologetici utilizzati dalla direzione della Biblioteca nazionale di Roma nella comunicazione dell’acquisizione delle carte di Pino Rauti

Bene ha fatto il ministro Franceschini a cancellare dal sito del Ministero dei Beni Culturali le parole di presentazione dell’acquisizione delle carte di Pino Rauti da parte della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. È intollerabile che queste carte vengano accolte con parole apologetiche verso un fascista convinto e dichiarato, già repubblichino, la cui biografia è un continuum di attacchi alla repubblica antifascista nata dalla Resistenza, e la cui notorietà era più legata alle cronache giudiziarie che a quelle politiche. Eppure, secondo la direzione della Biblioteca Nazionale, si tratta di “uno Statista”, “tanto attivo e creativo, quanto riflessivo e critico”. C’è da trasecolare. Mi auguro che il Ministero assuma ogni provvedimento necessario a difesa dell’immagine della Biblioteca e della natura antifascista della Repubblica

Gianfranco Pagliarulo – Presidente nazionale ANPI

26 novembre 2020

Gianfranco Pagliarulo

RICONOSCERE LO STATO DI PALESTINA

23 Novembre 2020

Il 29 novembre, conferenza online promossa da una rete di associazioni e sindacati, di cui fa parte anche l’ANPI, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese

La conferenza per il riconoscimento dello Stato di Palestina è promossa da un ampio arco di reti, piattaforme, associazioni e sindacati rappresentativi della società italiana che a partire dal comune riferimento ai principi ed i valori contenuti nella costituzione italiana, pur appartenendo ad ambiti e settori diversi, con questa iniziativa intendono rinnovare il proprio impegno per la pace giusta, per la promozione ed il rispetto dei diritti umani e per la fine delle violenze nella regione del Medio Oriente.

La conferenza si realizzerà Domenica 29 novembre, Giornata internazionale di Solidarietà con il popolo palestinese, ad Assisi città di pace, ospitata dalla comunità Pro-Civitate Christiana e con il patrocinio della Città di Assisi. La partecipazione in presenza dei partecipanti sarà possibile solamente se le condizioni di sicurezza sanitaria lo permetteranno. Sarà possibile seguire in diretta, via web, l’intera conferenza e gli interventi degli ospiti internazionali e dei rappresentanti delle associazioni promotrici.

Sono previsti interventi in video-conferenza di rappresentanti delle diverse religioni e testimonianze dalla Palestina e da Israele.

La conferenza sarà trasmessa in streaming sulla piattaforma Zoom (per poter accedere alla conferenza su tale piattaforma è obbligatorio registrarsi – gratuitamente – tramite questa pagina) e liberamente anche tramite le Pagine Facebook delle organizzazioni promotrici.

Per adesioni e informazioni: adesioni.AssisiPaceGiusta@gmail.com

Programma (provvisorio):

Apertura

Stefania Proietti, Sindaco di Assisi

Monsignor Domenico Sorrentino

Presentazione Iniziativa:

a cura del Comitato Promotore

Testimonianze ospiti:

Nikoaly Mladenov, Inviato Nazioni Unite

Anton Salman, Sindaco di Betlemme

Izzedin Elizir, imam di Firenze

Arik Ascerman, rabbino “Torah for Justice”

Jamal Khader, parroco di Ramallah

Rappresentante dello stato del vaticano (tbc)

Yasser Abed Rabbo, politico palestinese

Avraham Burg, politico israeliano

Anan Ashrawi, politica palestinese

Alon Liel, ex-Ambasciatore d’Israele in Sud Africa

Shaer Saed, Segretario Generale sindacato palestinese (PGFTU)

Avital Shapiro Responsabile Internazionale sindacato israeliano (Histadrut)

Luca Visentini Segretario Genrale Confederazione Europea dei Sindacati (CES)

Giorgio Gomel, rappresentante rete ebrei progressisti (J-Call)

Yousef Salman a nome della Comunità Palestinese in Italia

David Sassoli Presidente Parlamento Europeo (tbc)

Messaggi dei leaders delle organizzazioni del Comitato Promotore:

Maurizio Landini, CGIL

Anna Maria Furlan, CISL

Pier Paolo Bombardieri, UIL

Roberto Rossini, ACLI

Gianfranco Pagliarulo, ANPI

Francesca Chiavacci, ARCI

Luisa Morgantini, AssoPacePalestina

Paolo Ramonda, Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII

Franco Maria Tortora, Fondazione Lelio e Lesli Basso

Stefano Ciafani, LEGAMBIENTE

Piera Redaelli, Piattaforma ONG Italiane Mediterraneo e Medio Oriente

COMUNICATO ANPI

Dalla Segreteria nazionale ANPI: nota di orientamento sul referendum inerente la riduzione del numero dei parlamentari

E’ chiaro da tempo che la crisi della democrazia che attraversa l’Italia è una crisi di rappresentanza, causata da leggi elettorali che hanno favorito l’elezione di nominati dalle segreterie dei partiti, dal crescente potere dell’esecutivo sul parlamento, dal progressivo cambiamento della natura stessa dei partiti. Invece di operare per eliminare la cause di tale sfiducia, aggravata dalle perduranti e gravi difficoltà economiche e sociali in cui versa il Paese, da anni si insiste in vari modi per cambiare la Costituzione, privilegiando sempre il tema della governabilità su quello della rappresentanza, mettendo in discussione la divisione dei poteri ed aggravando così la crisi di sistema. L’ultimo effetto della continua campagna per modificare i meccanismi democratici del nostro Paese cambiando la Costituzione è la legge di modifica costituzionale che riduce il numero di parlamentari, una legge rispetto a cui abbiamo in passato espresso le nostre critiche, che oggi ribadiamo.

E’ falso che con tale legge aumenterà l’efficienza dei lavori delle Camere, perché si renderà invece precario e macchinoso il funzionamento delle commissioni e degli altri organi del Parlamento. E’ demagogico esaltare il risparmio di costi derivante da tale riduzione, perché si tratta di una cifra sostanzialmente irrilevante rispetto alle dimensioni del bilancio dello Stato. La verità è che questa riforma, mal congegnata, risponde ad una logica populista ed antiparlamentarista, che aumenta il discredito verso la democrazia, insistendo sul tema dei suoi “costi”, spesso necessari per un suo corretto funzionamento, verso le istituzioni democratiche, riducendole a “poltrone”, verso gli eletti, sprezzantemente definiti “la casta”. Non solo: questa riforma pone l’Italia fra i Paesi europei col più alto rapporto fra numero di cittadini e numero di parlamentari, rendendo più difficile proprio la rappresentanza, difformemente dall’orientamento dei Costituenti che avevano invece inteso garantire un corretto rapporto fra numero di eletti e di elettori. Per di più occorrerà riscrivere immediatamente la legge elettorale, al fine di garantire la presenza in parlamento, a rischio, con tale riforma, di tante forze politiche, e rivedere i criteri di elezione del Presidente della Repubblica da parte dei grandi elettori delle Regioni.

Per queste ragioni l’ANPI prende posizione per il NO al prossimo referendum operando, com’è sua tradizione, in piena autonomia anche organizzativa in ogni aspetto dello svolgimento della campagna referendaria non aderendo di conseguenza ad alcun tipo di comitato, e ponendo al centro del dibattito pubblico una più ampia riflessione sui continui tentativi di manomettere la Costituzione, che invece, oggi più che mai ed in ogni sua parte, conferma straordinari elementi di attualità e di modernità. Ribadiamo l’assoluta necessità di una reale attuazione delle disposizioni costituzionali, che ancora oggi sono disattese in parte rilevante, e l’urgenza di ribadire e rilanciare la centralità del Parlamento rispetto al potere del governo, sempre più esteso e incontrollato, all’abuso di decreti legge e di voti di fiducia, alla prassi di spostare al di fuori del Parlamento le sedi del dibattito e persino delle decisioni proprie delle Camere. Più in generale, davanti alla crisi economica e sociale da cui l’Italia non è mai uscita da un decennio, occorre finalmente operare per la realizzazione concreta dei principi costituzionali in merito al lavoro, alle imprese, alla sanità, alla scuola, ai servizi, all’ambiente, alla cultura, al paesaggio, alla legalità, alla solidarietà, all’eguaglianza, alla pace.

LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

14 febbraio 2020

Nespolo: “Sul conflitto israelo-palestinese l’ANPI ha sempre mantenuto e mantiene la stessa posizione e condotta”

Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI Carla Nespolo a seguito delle critiche rivolte all’ANPI per una vicenda avvenuta ad Almese (Torino) e riguardante la sospensione di una iniziativa sui diritti del popolo palestinese.

Il 17 gennaio avrebbe dovuto svolgersi nella sala comunale di Almese, Comune della città metropolitana di Torino, un incontro con un attivista palestinese di Gaza, impegnato a difesa del suo popolo. L’incontro, promosso anche da due locali sezioni Anpi, è stato cancellato per il ritiro della partecipazione da parte delle suddette sezioni, causato da non meglio precisate “pressioni”. Ci tengo a specificare che l’Anpi nazionale non è intervenuta in alcun modo sulla questione. Colgo comunque l’occasione per ribadire le nostre convinzioni in merito alla questione palestinese: l’unica soluzione al conflitto israelo-palestinese è la creazione di due Stati per i due popoli; l’esistenza di Israele non si tocca e chiunque sostenga la sua distruzione è fuori dalla realtà e dal buon senso; giudichiamo severamente la politica di Netanyahu, perché ha ulteriormente inasprito il contenzioso con scelte provocatorie come il continuo incremento degli insediamenti in territori palestinesi e la sanguinaria repressione della cosiddetta “marcia del ritorno”; la condizione di vita degli abitanti di Gaza è semplicemente intollerabile; la violenza va sempre condannata da qualsiasi parte essa provenga. Da tempo si è creato in Italia un clima per cui qualsiasi iniziativa che tenda a dimostrare simpatia verso i palestinesi e critiche verso il governo israeliano viene bollata come antisemita. È giunto il momento di giudicare con obiettività tali iniziative, distinguendo la legittima critica all’attuale politica israeliana dalle posizioni antisemite, proprie specialmente della peggiore tradizione neofascista e neonazista italiana, che abbiamo sempre duramente contrastato.

Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI

20 gennaio 2020

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