CIAO LUCIANO

I funerali verranno celebrati martedì 12 maggio presso la cappella del Cimitero Monumentale di Como alle ore 15. A causa del distanziamento dovuto al coronavirus, non sarà possibile presenziare alle esequie, che come ben sapete sono a numero chiuso. Una nostra piccola rappresentanza sarà comunque presente al cimitero a una distanza consentita.

Lutto nella politica comasca, addio al senatore Luciano Forni ...

Pubblichiamo qui di seguito un bel ricordo di Luciano Forni scritto da Articolo Uno

” Luciano Forni è mancato nel giorno anniversario della scomparsa di Aldo Moro, alle cui idee fu profondamente legato e la cui memoria continuò a coltivare come membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul suo rapimento e sulla sua uccisione da parte delle BR, un’esperienza da cui ricavò l’impressione dolorosa delle inerzie e delle complicità che li avevano resi possibili.

È mancato nel vivo di una pandemia che, tra le tante sottovalutazioni e i tanti errori commessi, ha comunque mostrato il grande valore dell’istituzione del Servizio sanitario nazionale e delle tutele universalistiche garantite ai cittadini, senza distinzioni di censo. Un obbiettivo che Forni aveva perseguito in veste di relatore al Parlamento della legge voluta dall’indimenticabile ministra Tina Anselmi nella stagione della solidarietà democratica e che ricordava con un giusto orgoglio.

A lui si deve un impegno generoso anche nelle istituzioni locali, in Amministrazione Provinciale, nel Consiglio sanitario di zona e nel Comune di Como, dove fu tra l’altro uno dei principali promotori della convergenza che consentì la formazione della giunta guidata da Renzo Pigni, in cui, per la prima volta, le sinistre furono alla guida della città insieme al suo partito, la Democrazia Cristiana.

Fu anche un uomo di scuola capace di innovazioni coraggiose. Nella sua prima esperienza di direttore didattico, ad Asso, primo in provincia di Como, si impegnò a superare le pluriclassi organizzando forme di trasporto dei bambini. A Como, sperimentò il tempo pieno nel circolo di via Fiume e aprì la prima scuola per stranieri. Sempre si dimostrò aperto alle innovazioni della didattica in una costante dialettica con altri uomini di scuola impegnati in politica come Belgrano e Rossetto.

Forni proveniva dalla tradizione politica dei cattolici democratici, di cui seppe esprimere la parte migliore, distinguendosi a livello locale per la sua specchiata onestà e per la lungimiranza nel leggere le dinamiche della società e del sistema politico. Per questo ebbe una comprensione lucida dei momenti di crisi vissuti dalla politica (dalle degenerazioni del pentapartito alla diffusione della corruzione, dall’affermazione di logiche iper-maggioritarie, ai più recenti tentativi di manomettere la Costituzione) e continuò a battersi fino in fondo contro ogni tentativo di comprimere la partecipazione e la rappresentanza popolare e di sostituire l’influenza dell’establishment economico al ruolo delle istituzioni democratiche.

Furono soprattutto queste preoccupazioni per i pericoli della democrazia in Italia, oltre al dovere che egli sentiva di tutelare in primo luogo gli interessi del mondo del lavoro, che lo indussero ad impegnarsi nell’ANPI e ad essere vicino alla nostra organizzazione e partecipe delle sue battaglie.

Di questo lo ringraziamo e per questo ne piangiamo la scomparsa.”

articoloUNO Coordinamento provinciale di Como

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