SCOMPARSO IL COMPAGNO CORRADO LAMBERTI

Tremezzo, 17 aprile 2020

Ci ha lasciato un amico carissimo, Corrado Lamberti, marito, padre e nonno adorato. Antifascista e storico della Resistenza e di quel territorio, Tremezzina e alto lago, teatro dell’ultimo e significativo atto della Resistenza del popolo italiano al nazifascismo.  Una vita dedicata ai tanti interessi, astrofisico di vaglio, insegnante, storico e militante. Presidente della sezione centro e basso lago “Michele Moretti”, instancabile promotore di iniziative volte a valorizzare i valori della guerra di Liberazione. Vogliamo qui ricordare il suo impegno grazie al quale in questi due ultimi anni è stata possibile l’intitolazione di alcune vie a Lenno ed a Ossuccio laddove si svolsero alcuni fatti cruenti durante la Resistenza. Ultima, solo pochi mesi fa l’inaugurazione a Giulino di Mezzegra di Largo Partigiani Tremezzini, dove tenne un discorso commovente in ricordo dei Partigiani morti.

Ci mancherai Corrado, ci mancherà il tuo spirito combattivo, ci mancheranno i tuoi interventi, a volte giustamente polemici ma sempre interessanti e costruttivi. E purtroppo viste le circostanze in cui viviamo ci mancherà la possibilità di darti l’ultimo saluto portando la bandiera della 52° Garibaldi  di cui eri geloso custode e alfiere ad ogni manifestazione.

Tutta l’ANPI ricorda in questo frangente il suo dirigente ed esprime cordoglio, amicizia ed affetto alla moglie Giusi, ai figli e ai nipoti.

Presidenza e Comitato Provinciale Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Como

CI HA LASCIATI ELIO MARZORATI

Un doloroso annuncio: Elio Marzorati, uno degli ultimi partigiani della nostra provincia, ci ha lasciati ieri, 11 aprile.

Elio Marzorati, l'ultimo partigiano – RIMANIAMO A CASA PER NOI ...

Entrato giovanissimo, nemmeno ventenne, nel gruppo GAP-SAP della nostra città, combattè contro il fascismo con altri giovani coraggiosi con il nome di Rosa, dalla fabbrica, la Rosasco, dove lavorava. Dopo il fallimento del tentativo di rapire il maggiore Petrovich, azione in cui vennero catturati e poi fucilati Enrico Cataluppi e Luigi Ballerini, dovette fuggire e nascondersi a Milano. Con un viaggio avventuroso, in bicicletta, raggiunse poi i monti dell’Alto Lario, unendosi alla 52a Brigata Garibaldi, fino alla fine vittoriosa della guerra di Liberazione.

Dopo la guerra il ritorno a casa, il lavoro, la famiglia, una vita schiva ma sempre coerente con i suoi ideali di un’Italia antifascista e giusta.

Alleghiamo il video di Luigi Nessi per Ecoinformazioni con l’intervista a Elio Marzorati

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