LECCO – 18 NOVEMBRE

SABATO 18 NOVEMBRE

LECCO, VIA ONGANIA, 4 – SALA DON TICOZZI

Convegno:

IL FASCISMO NON E’ UN’OPINIONE, E’ UN CRIMINE

Il Comune di Lecco, città insignita della medaglia d’argento alla Resistenza, la Provincia di Lecco e l’ANPI provinciale di Lecco promuovono il convegno “Il fascismo non è un’opinione: è un crimine” che si terrà sabato 18 novembre dalle 9.30 alle 12.30 presso la sala Don Ticozzi in via Ongania 4 a Lecco. 

Durante la mattinata, accompagnata da letture di brani di carcerati e condannati a morte in epoca fascista, avremo la possibilità di dialogare con Emanuele Fiano, deputato PD proponente della legge sul reato di propaganda del regime fascista e nazifascista.

Si alterneranno inoltre Valerio Strinati, redattore di “Patria indipendente” e Luigi “Gigio” Rancilio giornalista di Avvenire.

La volontà di organizzare questo appuntamento nasce dall’obiettivo congiunto di Comune, Provincia e ANPI di frenare quei pericolosi fenomeni di apologia, frutto di vuoto di conoscenza, che comportano una tragica sospensione della memoria civile e delle reali responsabilità storiche del fascismo. Fenomeno che oggi si ripresenta in modo preoccupante a livello italiano ed europeo.

E’ con questo spirito che invitiamo i partiti, i sindacati, gli studenti, le forze sociali del volontariato e tutti coloro che si riconoscono nei valori della nostra Costituzione, a questo primo momento di approfondimento e confronto sugli strumenti legislativi esistenti contro l’apologia del fascismo, che oggi torna con nuove forme e modalità di espressione. Fermamente convinti che, come ci ricorda Giacomo Matteotti, “il fascismo non è un’opinione, ma un crimine”.

Consapevoli della vostra sensibilità su questi temi, vi invitiamo ad una numerosa partecipazione.

 

Il sindaco di Lecco      Il presidente ANPI Provinciale Lecco       Il presidente della Provincia

      Virginio Brivio                         Enrico Avagnina                                   Flavio Polano

GRANDE DISCORSO DI COMMIATO DI CARLO SMURAGLIA

Chianciano, 4 novembre

CONSIGLIO NAZIONALE ANPI, 4 NOVEMBRE 2017

“Mi sia consentito, peraltro, di lasciarvi un messaggio per il futuro, dettato dall’esperienza che ho fatto con voi e anche, in qualche modo dagli insegnamenti di una lunga vita di impegno e di passioni.
Cercate di essere l’ANPI di sempre, con i suoi valori, le sue tradizioni, la sua complessa e meravigliosa realtà. Cercate di resistere alle lusinghe ed alle tentazioni e conservate, rigorosamente e pervicacemente, l’autonomia che è – insieme all’identità – il bene più prezioso di cui disponiamo. Cercate di mescolare le generazioni e i generi, perché l’ANPI deve essere un tutto unico anche se fatto di persone di esperienze diverse, in ogni caso, restando al di fuori da ogni disuguaglianza di genere. Assicurate la continuità, prima di ogni altra cosa: il futuro ci presenta prospettive e problemi diversi e spesso nuovi; ma per affrontarli bisogna saper restare ancorati al nostro grande passato, alle nostre esperienze del dopo guerra, ai maestri di vita, come Arrigo Boldrini, che questa associazione ha presieduto per tanti anni dopo il periodo della Resistenza. Se i tempi sono difficili e se i problemi aumentano o diventano più complessi, ricordatevi sempre che all’origine della nostra storia c’è stato il coraggio delle scelte e la forza di volontà di chi è sicuro di avere la ragione dalla sua parte. In un’epoca in cui sembrano scomparsi, oltre alle ideologie, anche gli ideali, pensate sempre che, senza ciò che è scritto nei primi articoli del nostro Statuto, insomma, senza il richiamo ai valori della Resistenza e della Costituzione, non ci sarebbe davanti a noi alcuna seria prospettiva. Ai tempi duri ed ai problemi nuovi e più complessi reagite con la volontà, la ragione e gli ideali che ci contraddistinguono e sono il nostro fondamento. E dove non arriva la ragione, scatenate la fantasia; dove la prospettiva sembra chiusa dentro confini ristretti, scavalcatela con un pizzico di utopia, che è poi quella che ci ha aiutato a combattere nella Resistenza, a resistere alle deportazioni e alla violenza. Non arrendetevi mai, di fronte a nessun ostacolo; non lo hanno fatto coloro a cui ci richiamiamo sempre con affetto, e non dovete farlo neanche voi, perché la rassegnazione, la passività, lo scoramento non appartengono, per definizione all’ANPI.
Coltivate i giovani, non con l’alterigia di chi sa già tutto e non ha nulla da imparare ma con la modestia di chi pensa che ognuno merita rispetto ed attenzione, perché da ognuno – quale che sia l’età o il genere – c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare e da scoprire.
Aiutate i giovani a formarsi ed a crescere, non con la bacchetta del maestro ma con la mano ferma, dolce del padre o del fratello.
E’ con questo spirito che dovete affrontare un futuro denso di nuvole, senza scoraggiarvi mai, senza rinunciare a nulla della nostra tradizione e dei nostri valori, ma adeguandoli in modo che ci mettano in grado di superare ogni ostacolo. Qualunque cosa accada, siate orgogliosi di essere membri dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, eredi di chi ha sofferto e combattuto per la libertà; e ricordatevi sempre che di questa gloriosa eredità bisogna essere degni, non solo e non tanto per il bene della nostra Associazione, ma per il bene e il futuro del nostro Paese. In un suo bel libro, intitolato, non a caso, “Non è il Paese che sognavo”, il Presidente Ciampi (che era stato partigiano), faceva considerazioni molto sconfortate (ma davvero ancora oggi assai attuali), su un Paese “confuso e smarrito”, “imbarbarito nella vita pubblica e nel vivere civile”, “proteso troppo spesso verso l’interesse personale anziché verso l’interesse comune”. Pur di fronte ad un quadro simile, Ciampi non si arrendeva e preferiva richiamarsi ad una famosa frase dei fratelli Rosselli “non mollare”, spiegando “sta in voi volgere in positivo le difficoltà di questi tempi”. Un insegnamento prezioso, arricchito col richiamo ad una bellissima frase di un poeta antico (Ovidio) che diceva così: “il creatore ha creato gli animali con la faccia prona, ma agli uomini comandò di guardare eretti il cielo e di volgere lo sguardo verso le stelle”.
Ne traggo spunto per dirvi: schiena diritta, sguardo verso le stelle, con dignità e speranza, e conquisterete, come tanti anni fa, i nostri combattenti per la libertà, un futuro democratico e antifascista.”

Carlo Smuraglia

Presidente Nazionale Carla Nespolo

CARLA NESPOLO È LA NUOVA PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI

3 Novembre 2017

Eletta all’unanimità dal Comitato Nazionale dell’Associazione riunitosi oggi, è il primo Presidente nazionale ANPI donna e non partigiano. Carlo Smuraglia nominato Presidente emerito

Il Comitato Nazionale ANPI, riunitosi oggi, a seguito delle previste dimissioni di Carlo Smuraglia che nel Congresso di Rimini del 2016 accettò il rinnovo dell’incarico seppure a termine, ha proceduto alla elezione del nuovo Presidente Nazionale dell’ANPI. È stata votata all’unanimità Carla Nespolo, prima Presidente dell’ANPI donna e non partigiana. Carlo Smuraglia è stato, sempre all’unanimità, nominato Presidente Emerito affinché continui una proficua collaborazione con particolare riferimento a specifici temi quali l’attuazione della Costituzione, l’impegno antifascista e la realizzazione del Protocollo ANPI-MIUR.

Chianciano Terme 3 novembre 2017

 

Biografia di Carla Nespolo:

Nata a Novara il 4-3 -1943 e residente ad Alessandria.
Laureata in Pedagogia. Insegnante.
È stata la prima parlamentare comunista piemontese. Di famiglia partigiana e antifascista. Lo zio (fratello di sua madre) Amino Pizzorno (nome di battaglia Attilio) è stato vice-comandante della VI (sesta) zona partigiana, operante tra Piemonte e la Liguria. 

Ha ricoperto, sin da giovane, incarichi istituzionali e politici.

Dal 1970 al 1975, consigliere provinciale di Alessandria.
Dal 1975 al 1976, assessore all’istruzione della Provincia di Alessandria.
Dal 1976 al 1983, Deputato della Repubblica Italiana, per due legislature.
Dal 1983 al 1992, Senatore della Repubblica, per due legislature.

Dal 1976 al 1979 è stata segretaria della commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, presieduta da Nilde IOTTI .
Nelle due legislature successive, sia alla Camera che al Senato, vice-presidente della Commissione Istruzione. 
Dall’87 al ’92, al Senato, vice-presidente della commissione ambiente.

È stata relatrice della legge per la riforma della scuola secondaria superiore, membro della Commissione di Vigilanza Rai e relatrice di numerose proposte di legge sui diritti delle donne. Ha fatto parte della commissione speciale per la legge di parità uomo-donna nel lavoro. 

Ha presentato numerose proposte di legge, molte delle quali sono diventate legge dello stato, come la legge per elevare sino a 35 anni, l’età per partecipare a concorsi, nel pubblico impiego; la legge quadro per la formazione professionale e la legge per il decentramento universitario piemontese.
Ha partecipato, tra gli altri, ai lavori parlamentari per le legge contro la violenza sessuale e per l’informazione sessuale nelle scuole. È stata protagonista di importanti battaglie ambientali, come quella contro l’ACNA di Cengio e per la tutela degli animali e firmataria della legge per la tutela degli animali.

Dal 2004 è Presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Alessandria e dal 2011 è uno dei Vice Presidenti Nazionali dell’Anpi.

Comitato Regionale Lombardia

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