PERCHE’ L’ ANPI VOTA NO

Perché l’Anpi ha ragione a votare no

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RACCOLTA FIRME

 

Referendum: con Anpi e Arci una settimana di raccolta firme in 10 grandi città

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INTERVISTA A SMURAGLIA

Riportiamo parte dell’ intervista a Smuraglia fatta dal quotidiano La Repubblica il 19 maggio.

 

L’Anpi è per il no, perché?
“Noi da due anni, da una manifestazione che facemmo il 31 marzo 2014, diciamo che questo misto di riforma del Senato e la nuova legge elettorale finisce per diminuire la rappresentanza dei cittadini e così la partecipazione e la sovranità popolare. Non potrà funzionare il sistema di pesi e contrappesi previsto dalla Costituzione. Senza contraltari si concentra il potere in una sola Camera. Se poi come avviene ci sono problemi sul procedimento legislativo, dipende dal sistema politico, non dalla Costituzione. Il vecchio articolo 70 era di una riga: il nuovo è di tre pagine. Per dire che peggiorerà ulteriormente la situazione”.

La Costituzione è intoccabile?
“No, non si tratta di conservazione. Anzi. Ma i principi fondamentali vogliamo preservarli”.

Il premier sta personalizzando lo scontro?
“C’è stato un primo momento in cui è stato così, ma per l’Anpi il punto non è questo. Si tratta di impedire uno stravolgimento e basta, a noi non interessano le sorti del governo, che dipendono dal Parlamento”.

Per la sinistra questa rottura tra gli eredi del Pci e l’Anpi è qualcosa di storico, o no?
“L’Anpi ha sempre cercato di avere una sua autonomia, da sempre sostengo che non bisogna avere governi amici o nemici. Vogliamo essere liberi e indipendenti”.

Quindi lei non si sente né professorone né gufo…
(sorride) “Ho fatto il professore per anni all’università con piacere, ma mai nessuno mi ha chiamato in quel modo. Non è il nostro mestiere fare i gufi, anzi chi guarda al futuro siamo proprio noi partigiani, forti dei nostri valori”.

MEDAGLIA DELLA RESISTENZA

Cari amici e compagni, il 2 giugno prossimo verranno consegnate le medaglie della Resistenza a tutte le Partigiane e i Partigiani ancora fra noi alla data del 25 Aprile 2015. L’occasione era il 70° della Liberazione. Il Ministero della Difesa, dopo un lungo iter per la coniazione, ha inviato alle prefetture le medaglie, che verranno consegnate il 2 giugno, nella ricorrenza della Festa della Repubblica, alle ore 10.00 in Piazza Cavour a Como. Tutti i partigiani da noi segnalati riceveranno il riconoscimento. Purtroppo per Rosalinda Zariati, Gaetano Lillia e Luigi Cambiaghi verrà assegnato alla memoria. Porto alla vostra conoscenza i nomi delle Partigiane e Partigiani segnalati e chiediamo ai nostri iscritti e ai dirigenti delle sezioni di essere presenti e far sentire ai nostri combattenti per la Libertà il ringraziamento per quanto hanno fatto.

Partigiani premiati:

BRIZ ERNESTO – DONGO          
DELL’ ERA FRANCO – DONGO        
LILLIA GAETANO – DONGO

MANCINI SANDRO – DONGO         
VIANINI CASIMIRO – GERMASINO           
VILMA CONTI – DONGO
RUSCONI ANTONIA – SAN PIETRO SOVERA               
CAMBIAGHI LUIGI ( ZACCARIA) – MOLTRASIO             
ZARIATI ROSALINDA – COMO
MASCHIO SERGIO – COMO              
PAGANI FRANCESCO – COMO                
COLOMBO OTTAVIO – COMO
MARZORATI ELIO – ALBATE                 
LISSI ERMINIO – REBBIO                
FASOLA UGO – LIPOMO
CARCANO ANGELO – ALBAVILLA              
MALTECCA ERNESTO – OLGIATE C.SCO                  
PAGANI ROCCO – LOCATE VARESINO
NICOLINI LUIGI – CASAL PUSTERLENGO                  
CRETI PASQUALE – CAMPIONE D’ ITALIA                 
GANDOLA LUIGI  – BELLAGIO
SPOLAOR LUIGI – LOMAZZO

SIGNOR RENZI, MI DISPIACE MA L’ ANPI NON E’ DIVISA

Leggo stamattina sui giornali la dichiarazione del presidente del Consiglio Renzi, secondo cui ” molti partigiani” gli avrebbero detto di andare avanti sulle riforme. Non so che partigiani frequenti il signor Renzi, forse qualche sopravvissuto alla brigata di Edgardo Sogno.

Mi si perdoni la battuta, ma se si fosse informato meglio, forse saprebbe che al congresso di Rimini la stragrande maggioranza ( e per maggioranza intendo la quasi totalità dei presenti al Congresso, fatta eccezione per uno sparuto gruppetto di dissidenti, di cui per altro si è sempre civilmente rispettata l’ opinione) si è dichiarata, con molta convinzione, a favore dell’ abolizione delle riforme Boschi-Renzi e contro l’ Italicum.

E non poteva essere diversamente, se si è coerenti con gli scopi della nostra associazione, la difesa della Costituzione democratica e repubblicana, contro gli stravolgimenti ( non le modifiche) che di fatto limiterebbero la rappresentatività dei cittadini, dando un’ abnorme maggioranza al partito che vincerà le elezioni.

Duole constatare che la discussione sulle riforme sia caricata di significati impropri proprio da chi, il Governo in carica, dovrebbe agire con moderazione ed equilibrio. Soprattutto in quanto espressione di un Parlamento delegittimato poichè eletto con il Porcellum, legge dichiarata incostituzionale.

Nessuna divisione, quindi, nell’ Anpi, procederemo uniti pur nella consapevolezza che la nostra battaglia sarà dura. L’ Anpi di cui siamo orgogliosi non ha cedimenti, ed è in grado di proseguire con fermezza e grande forza morale.

Eliana Gatti, Como

 

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