LA MORTE DEL PARTIGIANO ZACCARIA

Si è spento oggi il partigiano Luigi Cambiaghi, nome di battaglia Zaccaria.

Nato a Lambrate nel 1926, successivamente sfollato con la famiglia a Cernusco sul Naviglio, lavorava come operaio metalmeccanico presso la ditta Laros di Milano. Figlio di antifascisti, il 16 giugno del 1944, a soli diciotto anni, si unisce alla Resistenza, raggiungendo il battaglione Puecher in Berlinghera, zona Alto Lario.
Per dieci mesi il giovanissimo Zaccaria rimane nascosto sulle montagne, partecipa a numerose azioni, sfugge ai rastrellamenti, assiste alla cattura e alla morte di tanti compagni e dei comandanti Luigi Clerici, Alfonso Lissi e Enrico Caronti. Fa una vita dura, soffre la fame, la fatica ed il freddo e dorme all’aperto anche in inverno, perché i comandanti non volevano che si mettesse a repentaglio la sicurezza dei montanari dormendo nelle loro stalle ( in compenso, dice lui,” ho visto tante, tantissime aurore, tutte bellissime”).
Sceso a Dongo il mattino del 27 aprile 1945, viene informato della cattura di “gerarchi fascisti” sulla strada del lago e corre ad avvertire i suoi superiori.
E’ tra coloro che catturano Mussolini ed è ripreso anche da un filmato mentre, sulla piazza di Dongo, scorta i gerarchi.

                      il partigiano Zaccaria ( al centro)

L’ Anpi Provinciale di Como, addolorata per la scomparsa dell’ amico Zaccaria, esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia Cambiaghi.

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