LE PAROLE DI GINO STRADA SULL’ ULTIMA TRAGEDIA NEL MEDITERRANEO

Le parole di Gino Strada sull’ ultima tragedia (annunciata) nel Mediterraneo

IMMIGRAZIONE: BASTA MORTI, CHIEDIAMO UN CAMBIO DI ROTTA PER UN MARE MEDITERRANEO SICURO

 

L’ennesima tragedia del mare avvenuta al largo di Lampedusa ha nuovamente confermato l’inadeguatezza dell’operazione Triton nella gestione dei flussi migratori e della sua efficacia nel portare soccorso ai migranti in mare.

Le Ong Aibi, Amnesty International Italia, Caritas Italiana, Centro Astalli, Emergency, Fondazione Migrantes, Intersos, Save the Children e Terre des Hommes chiedono al Governo italiano e all’Unione europea un reale cambio di rotta nelle politiche sull’immigrazione. Occorre aprire immediatamente canali sicuri e legali d’accesso in Europa, unica soluzione coerente per evitare ulteriori perdite di vite in mare, che consentirebbe di gestire un fenomeno ormai stabile e probabilmente in aumento. Contemporaneamente, le organizzazioni chiedono all’Italia e all’Unione Europea di rafforzare le operazioni di ricerca e soccorso in mare e di avviare politiche per garantire la protezione e la tutela dei diritti umani di rifugiati, migranti e richiedenti asilo, che attraversano il Mediterraneo.

Non è più tempo di affrontare il fenomeno dei flussi migratori di persone in fuga da guerre, persecuzioni e povertà con modalità così poco responsabili e strutturate. L’Operazione Mare Nostrum ha ampiamente dimostrato che l’Europa può affrontare meglio questo problema, non con politiche di chiusura delle frontiere, ma dando priorità alla ricerca e al salvataggio in mare, aumentando i canali legali e sicuri di accesso, nonché adottando una politica e prassi comuni in materia di immigrazione e asilo. Ciò richiede un impegno condiviso a livello europeo che preveda il dispiegamento congiunto di mezzi e risorse, utili a salvare vite umane e non solo a pattugliare le nostre coste.

Anche la tutela della sicurezza del nostro continente passa ormai prima di tutto dalla salvaguardia dei diritti umani di migranti, rifugiati e richiedenti asilo, tanto più quando le persone in movimento provengono da Paesi in cui avvengono violazioni massicce dei diritti umani e che sono, quindi, automaticamente riconosciuti come aventi diritto alla protezione internazionale.

 

Gino Strada (10 febbraio 2015)

RESISTENZA E MUSICA A BOLOGNA

Il Comune di Bologna, in collaborazioni con importanti e attive realtà culturali dell’Emila- Romagna e con la consulenza teecnico-scientifica della Fondazione Luigi Nono, intende consacrare al compositore un ricchissimo progetto interdisciplinare.

RESISTENZA ILLUMNATA

OMAGGIO A LUIGI NONO NEL 70° ANNIVERSARIO DELLA RESISTENZA E DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE 1945 – 2015

Il progetto si articolerà in 60 eventi, che aiuteranno a conoscere e ad approfondire i molteplici aspetti della personalità di Luigi Nono, uomo artista ed intellettuale emblematico di quel processo di rinnovamento intellettuale nato dalla Resistenza e sviluppatosi nella cultura italiana ed europea durente tutto l’ arco del Novecento.

MENAGGIO, 21 FEBBRAIO 2015

Si aprirà sabato 21 febbraio a Menaggio un convegno sul tema del ruolo del confine tra Lario e Ceresio durante gli anni 1943-45. Seguiranno altri appuntamenti tra Porlezza e Lugano. E’ un’iniziativa dell’assessorato alla cultura di Porlezza (ass. Dario Campione) e dell’associazione Cittadini Insieme di Porlezza e Valli, con il sostegno del Comune di Menaggio.

 

DALLA STORIA ALLA MEMORIA

 

SABATO 21 FEBBRAIO

ORE 15, AUDITORIUM dell’ ISTITUTO COMPRENSIVO DI MENAGGIO

via Camozzi

UN CONFINE FRA LARIO E CERESIO   1943-1945

Convegno di Studi – 1a sessione

Relatori:

Marino Viganò – ricercatore del Laboratorio di Storia delle Alpi dell’ Università della Svizzera Italiana

Roberta Cairoli – storica, ricercatrice per l’ Isituto di Storia Contemporanea P.A. Perretta di Como

coordina Beppe Calzati, presidente dell’ Istituto di Storia Contemporanea P.A. Perretta

 

ingresso libero

 

 

LA SCOMPARSA DI MASSIMO RENDINA

È morto a Roma il partigiano Massimo Rendina

8 febbraio 2015

 

È morto a Roma il partigiano Massimo Rendina. Aveva 95 anni. Era vice presidente dell’Anpi nazionale.

Così lo ricorda Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI: La notizia della morte di Massimo Rendina, valoroso partigiano e vice presidente nazionale dell’Anpi, ci ha addolorati e sconvolti. Perdiamo un uomo coerente e limpido per tutta la sua vita, interamente dedicata ai suoi ideali. Non lo dimenticheremo mai, perché è stato uno dei capisaldi della Resistenza, dell’antifascismo, della cultura e della democrazia del nostro Paese. Per questo lo indicheremo sempre come esempio ai giovani e a tutti coloro che amano la libertà.

La notizia della morte è stata data dall’assessore alla Scuola con delega alla Memoria di Roma Capitale, Paolo Masini. “Ciao Comandante Max – ha scritto l’assessore – Rendina ha rappresentato una voce libera per Roma e per l’Italia, e l’esempio di come ai nostri giorni sia ancora possibile mettere in pratica e trasmettere in modo alto e nobile i valori di quella grande pagina della nostra Storia che fu la Resistenza“, ha concluso, annunciando che il Comune organizzerà delle iniziative per ricordare il partigiano.

Il cordoglio del sindaco Marino e del governatore del Lazio Zingaretti.

http://www.anpi.it/donne-e-uomini/massimo-rendina/
http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/02/08/news/e_morto_il_partigiano_massimo_rendina-106802643/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/08/massimo-rendina-morto-i-partigiani-piangono-comandante-max/1407000/

COMO, ANCORA UNA PIAZZA CONCESSA ALL’ ESTREMA DESTRA

7 FEBBRAIO, ESTREMA DESTRA NUOVAMENTE IN PIAZZA A COMO

Sabato 7 febbraio è stata concessa per l’ennesima volta una piazza pubblica di Como (via Boldoni) all’associazione di estrema destra Militia, che sappiamo essere apertamente in contrasto con i  principi costituzionali  dell’antifascismo e antirazzismo.
I valori che questa associazione esprime e propaganda sono il culto di Mussolini, il revisionismo storico, l’adorazione verso carnefici nazisti, il pieno disprezzo per il 25 aprile giorno della Liberazione e per i partigiani, lo spregio della convivenza civile e democratica.
La città di Como, unica al mondo ad essere sede del Monumento alla Resistenza europea, subirà un’altra volta questo affronto.
La legge Mancino 205/93 che condanna e punisce tale propaganda, non verrà nuovamente applicata dalla Istituzioni preposte.
Anche in questa occasione, Prefettura e Questura non faranno altro che controllare e vigilare, ma nulla più.

E  mentre questi estremisti di destra saranno in via Boldoni con la medesima mostra sulle foibe esposta gli anni scorsi -che tratterebbe questa complessa e dolorosa vicenda senza contestualizzarne storicamente i fatti, facendo quindi solo un’operazione di revisionismo storico-, a qualche centinaio di metri in Biblioteca comunale si terrà una qualificata iniziativa dell’Anpi in collaborazione con l’Istituto di storia contemporanea proprio sul tema del tormentato confine orientale italiano, con la presenza di emeriti ricercatori e docenti di storia e con il patrocinio del Comune di Como.

Dall’Amministrazione comunale ci obiettano che questi movimenti di estrema destra ottengono gli spazi pubblici in quanto i regolamenti vigenti non lo vietano. Ma allora ci domandiamo e domandiamo: perché non si cambiano queste regole al fine di evitare che ciò accada?
Nella fattispecie, chiediamo con forza  a questa Amministrazione comunale di farsi portatrice di tale modifica, in modo che i soggetti che non si riconoscono nei principi costituzionali dell’antifascismo e dell’antirazzismo non possano più ottenere in futuro spazi e luoghi pubblici.

Anpi sezione di Como “Perugino Perugini”
www.anpisezionecomo.net

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