I NAZISTI CHE CI PIACCIONO

BERGAMO, PROTESTA CONTRO L’ OMOFOBIA

Da ” Il Fatto Quotidiano del 6 ottobre 2014

“Sono andato a contromanifestare pacificamente contro le “sentinelle in piedi”. Non pensavo che succedesse questo. Io credevo di andare lì e di fare la mia ‘trollata’ per poi andarmene“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Adelante”, su Radio Popolare, da Giampietro Belotti, il trentenne di Bergamo balzato agli onori delle cronache per essersi presentato al presidio anti-gay delle “sentinelle in piedi” con l’uniforme di “nazista dell’Illinois”, divisa resa celebre dalla commedia musicale “The Blues Brothers”. Con questo discusso abbigliamento, su cui campeggiava una spilla arcobaleno del gruppo anti-omofobia ‘Rompiamo il silenzio’, Giampietro ha manifestato silenziosamente il suo dissenso nei confronti degli attivisti contrari ai matrimoni tra omosessuali e alle adozioni gay. Il giovane racconta con dovizia di dettagli l’accaduto: “Quando sono arrivato in piazza Sant’Anna, non c’erano 150 persone, come ha titolato “L’Eco di Bergamo”. Se loro erano 150, io ero una dozzina abbondante. Le sentinelle hanno fatto l’errore di lasciare un buco nella loro disposizione geometrica e io mi sono infilato dentro”. E aggiunge: “Sono arrivato con una giacca che copriva l’uniforme e sul libro Mein Kampf c’era una copertina. Ho tolto la giacca, ho tirato fuori un cartello con la scritta “I nazisti dell’Illinois stanno con le sentinelle” e ho cominciato a leggere in silenzio il libro per meno di 10 minuti. I poliziotti della Digos sapevano benissimo il riferimento sia al film “Blues Brothers”, sia a “Il Grande dittatore” di Chaplin per via della toppa che c’era sulla fascia del braccio. Due poliziotti poi” – racconta – “mi hanno portato via in auto per evitare problemi di ordine pubblico. Coi due agenti in auto poi è partita una discussione sull’anno in cui era stato girato “The Blues Brothers”“.

Riguardo all’incriminazione per apologia del fascismo, il ragazzo afferma: “Non so ancora nulla, il mio fascicolo da stamattina è sulla scrivania del magistrato che deve valutare se ci sono gli elementi per procedere con questa accusa”. E osserva: “Il problema è che con questo gesto ho fatto da cassa da risonanza alle sentinelle antigay, che di solito, nelle loro veglie, sono quattro gatti”.

di Gisella Ruccia

ROMA – 11 OTTOBRE

“Donne che costruiscono”

Roma / 11 ottobre 2014

 

Allegato: http://anpi.it/http://anpi.it/media/uploads/events/2014/09/CONVEGNO_DONNE.pdf [690.2 KB]

Donne che costruiscono, 1945-1948. Questo il tema del convegno nazionale promosso dall’Anpi che si svolgerà sabato 11 ottobre, alle ore 10,30, palazzo Baldassini, istituto Luigi Sturzo a Roma.
I lavori saranno conclusi dal presidente nazionale dell’Anpi, Carlo  Smuraglia.

INCREDIBILE POLEMICA

Marzabotto: sconcertante attacco a Smuraglia

 

“Il Presidente nazionale dell’ANPI, prof. Carlo Smuraglia, non avrebbe il “necessario profilo istituzionale” per tenere l’orazione ufficiale al 70° anniversario dell’eccidio di Marzabotto“. Questo lo sconcertante giudizio espresso in un articolo apparso sul giornale bolognese “Il resto del Carlino”.

In un comunicato la Segreteria nazionale ANPI spiega: “L’autore dell’articolo non cita la fonte di questa incredibile affermazione, che però nel contesto potrebbe apparire attribuibile al Governo. Sembra non sia così a seguito delle dichiarazioni del ministro Galletti. Resta la gravità del fatto che condanniamo con fermezza: un giornale che pubblica considerazioni offensive e assolutamente gratuite – al punto che non varrebbe neppure la pena di confutarle – sul Presidente nazionale dell’ANPI, e quindi sull’ intera Associazione, erede dei partigiani e di tutti i combattenti per la libertà, dunque di quei valori e principi su cui fonda la Costituzione della Repubblica”.

Analoga la presa di posizione dell’ANPI provinciale di Bologna e di quello di Marzabotto. “Abbiamo letto con viva sorpresa nelle pagine di cronaca del quotidiano “Il Resto del Carlino” di Bologna di oggi una descrizione della manifestazione di domenica prossima 5 ottobre a Marzabotto, in occasione del 70° Anniversario della strage, non corrispondente alla realtà contenuta nel programma ufficiale. Il prof. Carlo Smuraglia, già docente di Diritto del lavoro presso l’Università di Milano, già Senatore della nostra Repubblica, nonché attuale Presidente nazionale dell’ANPI è l’oratore ufficiale della manifestazione. Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti porterà il saluto del Governo”.

GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’ACCOGLIENZA

Il 3 ottobre 2013, al largo delle coste di Lampedusa, avveniva uno dei più tragici naufragi della storia recente. L’Anpi Provinciale ricorda oggi quelle vittime innocenti e appoggia con forza e convinzione la proposta del Comitato 3 Ottobre, che si sta battendo perchè questa data venga riconosciuta simbolicamente dal nostro Parlamento e dall’ Europa come ” Giornata della Memoria e del Ricordo”.

Oggi, 3 ottobre, 70° anniversario della Battaglia di Lenno, vogliamo ricordare i partigiani che sacrificarono le loro vite per un’ideale di giustizia  di libertà e di eguaglianza, contro ogni forma di sopruso e di sfruttamento dei propri simili, senza distinzione di genere, di etnie, di religione e di classe sociale.

FORZA NUOVA: SCHEDEREMO GLI HOTEL CHE OSPITANO I MIGRANTI

Da “La Repubblica” del 2 ottobre 2014

BOLOGNA – “Renderemo pubblici i nomi ed i cognomi dei direttori degli hotel che metteranno a repentaglio la sicurezza della nostra gente”. Lo annuncia la segreteria provinciale di Bologna di Forza Nuova in un comunicato in cui definisce “inaccettabile” che ci siano albergatori che accettino di “ospitare gli immigrati smistati dalla prefettura nei loro hotel” nell’ambito della gestione dei profughi da accogliere.

Secondo il partito di Roberto Fiore, bisogna fermare un “business dell’accoglienza”: gli albergatori, in provincia di Bologna, riceveranno 30 euro per ogni immigrato ospitato, si legge nella nota di Forza Nuova, e ogni 30 profughi accolti, “gli hotel riceveranno 27mila euro mensili”. 

Ma così si mette a repentaglio “la salute e la sicurezza della popolazione”. Forza Nuova ritiene infatti che possano diffondere varie malattie. “Fermare l’immigrazione, e battersi per un rimpatrio totale di tutti gli immigrati sul territorio, non è più un diritto ma un dovere”, si legge infine nella nota del partito di estrema destra

 

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