LUTTO ALL’ ANPI

Il giorno 4 agosto è mancata la partigiana Carlotta Mufato. Ce ne dà la triste  notizia la sezione Anpi del Serpio, che ci invia anche un breve riassunto del suo contributo alla lotta di Resistenza.

 

Carlotta Mufato

Con la morte di Carlotta Mufato perdiamo una delle protagoniste della Resistenza a Guanzate e nel comasco.

 Era arrivata da Milano, sfollata assieme alle sue sorelle Antonia e Clara, ed aveva trovato una sistemazione nella cascina il Loc, dove si trovava anche la famiglia Clerici.

Al Loc operava uno dei gruppi di azione partigiana della 52° Brigata Garibaldi, guidato da Luigi Clerici, comandante partigiano che si distinse per innumerevoli azioni di lotta contro i fascisti ed i nazisti a sud di Como, prima di essere ferito in un conflitto a fuoco, catturato e barbaramente trucidato assieme a Elio Zampiero, suo compagno di lotta, il 20 agosto del 1944 di fronte al cimitero di Guanzate.

Con il Gap di Guanzate avevano anche frequenti rapporti il professore Adolfo Vacchi, l’ingegnere Luigi Carissimi Priori e Prassinotti, che ebbero un ruolo molto attivo nella Resistenza Comasca, a testimonianza che alla lotta partigiana partecipavano uomini e donne di diversa ispirazione politica e differente formazione culturale.

Nel gruppo di donne che abitavano al Loc e che direttamente od indirettamente hanno preso parte alla lotta partigiana, Carlotta Mufato aveva il ruolo di staffetta; era questo un ruolo pericoloso e difficile perchè negli ordini e nei materiali che portava ai diversi gruppi di azione partigiana che operavano nella zona di Como c’erano informazioni che, se fossero venute in possesso dei nazisti e dei fascisti, avrebbero messo in serio pericolo tutta la rete clandestina dell’organizzazione partigiana.

Bisognava essere non solo abili ad evitare le insidie del terreno,conoscere le abitudini dei fascisti e nazisti che presidievano il territorio, ma anche abili nel non dare nell’occhio.

Questo non è stato un gruppo di donne famose, il loro profilo non si trova su internet, oppure su Facebbok,Twitter o Linkedin, le loro gesta non sono studiate e raccontate, erano donne normali, come donne normali erano le decine di migliaia che hanno preso parte alla lotta contro gli occupanti nazifascisti durante la Resistenza.

Eppure queste donne, che facevano parte di questo gruppo furono esposte alle rappresaglie dei fascisti per il loro impegno politico e di solidarietà umana, hanno conosciuto la vita dura del carcere ed hanno subito torture inumane, come quelle subite da Gioconda Clerici, sorella di Luigi, sono state pestate, seviziate con violenza inaudita e con sordido sadismo, private della loro dignità umana, ma nonostante questo brutale trattamento seppero resistere al dolore ed alla sofferenza e proteggere con il loro silenzio i compagni più esposti nella lotta partigiana.

I torturartori erano Colesella e Saletta, dell’Ufficio Politico Investigativo della Questura di Como, che si resero protagonisti degli episodi di tortura più obbrobriosi.

Se c’è un esempio del ruolo delle donne nella Resistenza, la storia di questo gruppo di donne di Guanzate, che favevano parte del gruppo di azione partigiana della 52° brigata Garibaldi del LOC, ne è una testimonianza.

Per il loro coraggio, la loro abnegazione, il loro sacrificio, e sopratutto per la loro determinatezza, con la quale portavano avanti gli ideali di libertà e di giustizia che venivano calpestati quotidianamente dai fascisti e dai nazisti.

Bisognerebbe riscrivere la storia del Loc di Guanzate, e di questo gruppo coraggioso di donne che con le loro azioni seppero essere di esempio alle future generazioni.

Per non dimenticare e per ricordare, ancora oggi, che la nostra libertà e la nostra democrazia non sono state concesse da nessuno, ma sono state conquistate attraverso una guerra di popolo contro il nazifascismo.

Donne come Carlotta Mufato seppero interpretare il sentimento profondo del nostro popolo oppresso e martoriato e seppero schierarsi dalla parte giusta, senza calcoli meschini nè interessi personali, ma spinte da ideali antifascisti che avevano radici profonde nel loro modo di essere nella vita di tutti i giorni.

Grazie Carlotta per il tuo contributo alla lotta di liberazione ed alla nascita della nostra Repubblica democratica ed antifascista.

 

Anpi Seprio

5 agosto 2014

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi