COMUNICATO ANPI SEZIONE COMO

COMUNICATO STAMPA/25 APRILE 2014

Apprendiamo in questi giorni che il 30 aprile prossimo, forze neofasciste manifesteranno pubblicamente a Como e con il pretesto di commemorare la persona di Sergio Ramelli, insceneranno la solita fiaccolata a ritmo di tamburo, con l’utilizzo e l’esaltazione di simboli, slogan neofascisti e saluti romani, a cui abbiamo già purtroppo assistito negli anni scorsi.

Il manifesto che ne promuove la partecipazione (che alleghiamo per conoscenza) è un aberrante corollario della simbologia neofascista e, già di per sé, prefigurerebbe la violazione sia della legge 645/1952 (cosiddetta Legge Scelba), che punisce “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche, ovvero idee o metodi razzisti”, sia della legge 205/1993 (cosiddetta Legge Macino) che punisce chi propaganda e incita all’odio e alla discriminazione razziale, etnica o religiosa.

Crediamo che commemorare un giovane ragazzo vittima di un omicidio sia umanamente legittimo. Tuttavia è altrettanto necessario e doveroso opporsi alla bieca strumentalizzazione di questo tragico evento attraverso parate neofasciste che da alcuni anni deturpano la nostra città sede del Monumento alla Resistenza europea. Monumento che ricordiamo essere unico al mondo per il suo alto significato ideale di riscatto dei popoli contro la barbarie nazifascista.

Riteniamo inoltre che la città di Como non possa più tollerare simili manifestazioni organizzate da soggetti che non si riconoscono in alcun modo nei valori costituzionali antifascisti e democratici.

Chiediamo quindi con forza alle Autorità competenti e alle Istituzioni democratiche che facciano tutto quanto è possibile al fine di evitare che simili offese alla Repubblica italiana e alla nostra Costituzione possano essere continuamente reiterate. Soprattutto, chiediamo  che finalmente si applichino e vengano fatte rispettare le Leggi Macino e Scelba.

Chiediamo inoltre al Sindaco di intervenire in prima persona -così come ha fatto il suo collega Pisapia di Milano- presso le Istituzioni preposte, affinchè questa situazione venga affrontata e definitivamente risolta.

ANPI Sezione di Como “Perugino Perugini”
www.anpisezionecomo.net

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