IMPEDIRE IL RADUNO NEONAZISTA

APPELLO ANPI:

impedire il raduno nazifascista europeo


Appello dell’Anpi lombardo a tutti i rappresentanti delle istituzioni per impedire che a Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, si svolga un raduno europeo di nazi-fascisti e razzisti.

La notizia si era già diffusa. Dal 12 al 14 settembre, in una località non ancora precisata della Lombardia (secondo indiscrezioni nella periferia Nord di Milano), è previsto un raduno neonazista promosso da Forza Nuova al quale parteciperanno formazioni che si caratterizzano per la loro carica antisemita, xenofoba e razzista provenienti da tutta Europa.

L’ANPI Lombardia ha già sollecitato le autorità competenti e le Istituzioni chiedendo che il raduno neonazista, che si pone in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza e dalle leggi Scelba e Mancino, venga vietato.

“Nel malaugurato caso di autorizzazione del raduno neonazista – si sottolinea – l’ANPI Lombardia propone fin d’ora che si tenga una grande unitaria e democratica manifestazione antifascista a livello regionale le cui modalità verranno comunicate tempestivamente”.

Nel frattempo, il Presidente dell’Anpi lombardo, Tullio Montagna, ha inviato una lettera ai consiglieri regionali, ai parlamentari lombardi, a Cgil, Cisl, Uil, alle segreterie regionali dei partiti, alle Acli, all’Aned e alle altre associazioni partigiane per una mobilitazione democratica e antifascista.

Questo il testo:

“Come avrete appreso dalla stampa, si sta tentando di organizzare un raduno neo-nazifascista europeo in Lombardia nei giorni 12,13 e 14 settembre.
L’infezione nazi-fascista, con i miti del capo, della forza, della razza, degli “eletti” e dei reietti, intrisi di intolleranza, violenza, razzismo, xenofobia, omofobia, e nostalgia dei regimi del ‘900 nei quali tutto ciò si era fatto Stato, sta riprendendo virulenza in Europa.
I drammi della crisi economico-finanziaria, la paura della globalizzazione e dei “pericoli e danni” che ci arrecherebbe – complice una politica che poco governa, elabora, propone – risvegliano il “fondo nero” degli individui e dei popoli, fanno riemergere gli istinti ancestrali dell’assalto e della fuga, dell’aggressività e della paura.
La Lombardia sta diventando un territorio “privilegiato” per le nuove destre eversive, anche per le “distrazioni e le minimizzazioni di troppi, nella società e nelle istituzioni.
Vi chiediamo pertanto di farvi carico anche di questo problema e di operare, ciascuno secondo ruolo e possibilità, perché non solo questo convegno dell’inciviltà e dell’intolleranza non abbia luogo, ma anche perché non trovino più spazi e agibilità in Lombardia rigurgiti nazifascisti più o meno travestiti.
L’ANPI Lombardia Vi ringrazia dell’attenzione e, consapevole che su questi temi è indispensabile l’unità di tutte le forze democratiche, chiede di avere (e di dare) notizie sulle iniziative che ciascuno vorrà intraprendere.


Cordiali saluti
A.N.P.I. LOMBARDIA”

70 ANNI FA, LA RESISTENZA

8 SETTEMBRE 1943 – 8 SETTEMBRE 2013

Armistizio

Il 3 settembre del 1943, con l’armistizio di Cassabile, il Regno d’ Italia cessò le ostilità contro le forze Alleate nell’ambito della seconda guerra mondiale. In realtà non si trattava affatto di un armistizio, ma di una vera e propria resa senza condizioni. Poiché tale atto stabiliva la sua entrata in vigore dal momento del suo annuncio pubblico, esso è comunemente noto come “8 settembre” , data in cui ne venne dato l’annuncio tramite Radio Algeri da parte del generale Eisenhower e, circa un’ora dopo, alle 19,42, confermato dal maresciallo Pietro Badoglio nel proclama trasmesso dai microfoni dell’ EIAR. L’annuncio dell’armistizio da parte degli alleati colse del tutto impreparate e lasciò quasi prive di direttive le forze armate italiane che si trovavano impegnate nei fronti all’estero, e quelle all’interno della madrepatria: non vi erano ordini né piani, né ve ne sarebbero stati nei giorni a seguire. Il mattino successivo, di fronte alle prime notizie di un’avanzata di truppe tedesche dalla costa tirrenica verso Roma, il re, la regina, il principe ereditario, Badoglio, due ministri del Governo e alcuni generali dello stato maggiore fuggirono da Roma, dirigendosi verso il sud Italia per mettersi in salvo dal pericolo di una cattura da parte tedesca. La fuga si arrestò a Brindisi, che divenne per qualche mese la nuova capitale del Regno d’ Italia.

Così, mentre avveniva il totale sbandamento delle forze armate, le armate tedesche della Wehrmacht e delle SS presenti in tutta la penisola poterono far scattare l’Operazione Anchise (secondo i piani già predisposti sin dal 25 luglio dopo la destituzione di Mussolini) occupando tutti i centri nevralgici del territorio nell’Italia settentrionale e centrale, fino a Roma, sbaragliando quasi ovunque l’esercito italiano: la maggior parte delle truppe fu fatta prigioniera e venne mandata nei campi di internamento in Germania, mentre il resto andava allo sbando e tentava di rientrare al proprio domicilio. Nonostante alcuni straordinari episodi di valore in patria e su fronti esteri da parte del regio esercito italiano ( tra i più celebri si ricordano quelli che si conclusero con l’eccidio di Cefalonia e con l’ eccidio di Coo ), quasi tutta la penisola cadde sotto la pronta occupazione tedesca e l’esercito venne disarmato.

E’ da questa data, 8 settembre, che si fa comunemente partire la lotta di Resistenza, che in verità era già in atto, con la formazione a Roma del CNL, avvenuta il 9 settembre 1943, cioè il giorno dopo l’armistizio.


NUOVO LUTTO ALL’ ANPI

E’ con grande tristezza che dobbiamo comunicarvi che e’ scomparso ieri Giuseppe Guerra, nostro iscritto di Tremezzo e zio dell’ onorevole le Mauro Guerra.

A tutti i familiari vanno le più sentite condoglianze dell’Anpi Provinciale di como.

I funerali saranno domani, giovedì 5 settembre, alle ore 15 a Tremezzo.

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