” E’ semplicemente ridicolo sostenere che stravolgere la Costituzione sia un segno di innovazione, mentre invece battersi perchè i suoi principi progressivi vengano finalmente applicati sia indice di conservazione” L. Carlassare
Lorenza Carlassare, emerita di diritto Costituzionale all’Università di Padova ( è stata la prima donna a ricoprire la cattedra di diritto Costituzionale) e socio onorario dell’associazione Giustizia e Libertà, ha dichiarato oggi a Il Fatto Quotidiano che sta pensando di lasciare il gruppo dei 35 Saggi nominati dal governo per le rifome costituzionali.
“…si punta a delegittimare la Costituzione e a concentrare tutti i poteri nelle mani di una sola persona, senza controlli e contrappesi adeguati” così ha dichiarato la costituzionalista.
Parole gravi e allarmanti, che seguono solo di poche ore l’intervista rilasciata al Manifesto:
“…Da anni sostengo che alcune limitate modifiche alla Carta Costituzionale vanno fatte: andrò a ripeterlo in questo nuovo contesto. La prima cosa di cui il parlamento dovrebbe occuparsi è la legge elettorale, mi farò ascoltare innanzitutto sul fatto che le riforme non possono essere una scusa per rimandare ancora.(…) Spero di dimostrare con i fatti l’utilità della mia scelta, ma se dovessi accorgermi di essere stata ingenua, di non riuscire a far valere le mie ragioni allora potrò sempre dimettermi. Avrò così la possibilità di denunciare quello che bisognerà denunciare”.
Andrea Fabozzi, Il Manifesto, 6 giugno 2013.