RESISTENZA CONTINUA

CINISMO INSOPPORTABILE


Il giorno della Memoria, il leader del centro-destra, ha dato del periodo fascista e del suo duce, Benito Mussolini, una definizione sconcertante, dimenticando che, se ha attuato provvedimenti sociali improcrastinabili, condotti con intenti propagandistici, ha però tolto ogni libertà di espressione ai cittadini italiani, producendo una dittatura dura e insopportabile.

Andrebbero ricordate le leggi “fascistissime” e il clima di violenza e intolleranza verso chi osteggiava o solo era tiepido nei confronti del regime.

Il colmo della spietatezza fu raggiunto nel 1938 con le leggi razziali, avallate purtroppo dalla pavida e connivente monarchia sabauda.

Per non parlare della guerra, condotta con cinismo e crudeltà a fianco della Germania di Hitler,

contro cui lottò la Resistenza.

Ora, perché un simile comportamento da parte del leader del centro-destra?

Egli non ha resistito alla tentazione, in campagna elettorale, di ingraziarsi i voti dell’estrema destra fascista, pur presente con proprie liste: Fiamma Tricolore, Forza Nuova e Casa Pound.

E’ stata una mossa cinica e pericolosa per la democrazia, perché indirettamente ha sostenuto formazioni fasciste in contrasto con le leggi dello Stato e con la Costituzione Italiana.

Vuoi vedere che quando parla di riforma della Costituzione non intenda anche abrogare la norma transitoria che vieta ogni ricostituzione del partito fascista?

C’è stata, sulla stampa e da parte delle forze democratiche, una reazione negativa, accanto a posizioni giustificative parziali da parte del PDL e di Fratelli d’Italia, che hanno strizzato l’occhio ai fascisti.

Però le proteste sono sparite dall’attenzione dei cittadini, parecchi dei quali sono imbambolati di fronte alle promesse roboanti del suddetto leader. Pochi, anche a sinistra, si sono posti il problema dell’indifferenza della gente di fronte ai grandi temi dell’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza, che al di là di riforme possibili, sulla riduzione del numero dei parlamentari, o sulla riforma dell’articolo 5°, merita più attenzione per quanto riguarda i temi del lavoro, dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, del godimento pieno, da parte di tutti, dei diritti civili inalienabili, dell’obbligo della partecipazione diretta alla formulazione degli organi direttivi della Repubblica.

Risulta pertanto incostituzionale e assurda l’attuale legge elettorale, che limita la scelta degli elettori e l’accondiscendenza dei magistrati a non concludere tempestivamente i processi di cui è imputato il leader di centro-destra.

Non è forse giusto sapere, prima delle elezioni, se andremo a votare un corruttore, un evasore fiscale o un malversatore? Perché anche la sinistra tace sui suoi reati, per non sollevare il velo di scorrettezze dei propri affiliati?

Prima che di politica elettorale, dobbiamo ragionare su un riscatto morale improcrastinabile e di una difesa ad oltranza dei valori della persona umana, per cui lottarono e morirono resistenti e partigiani.

L’ANPI si fa carico di questi problemi e sa vedere, al di là delle tattiche pre elettorali, le vere questioni per una saldezza della democrazia e per l’attuazione della giustizia e della solidarietà.

La Resistenza continua, perché la libertà non è mai conquistata per sempre.

Sen. Luciano Forni.

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