Ancora un’aggressione neonazista, questa volta a Milano.
Ieri, domenica 2 dicembre, mentre stava rincasando, un militante del Centro Sociale Orso è stato riconosciuto e circondato da due neonazisti ( la solita tecnica del branco di squali, circondare chi è solo e indifeso) che lo hanno accoltellato alla milza. Il ferito, prima di essere trasportato d’ urgenza all’ospedale San Paolo per essere operato, ha potuto riconoscere i suoi aggressori per dei tatuaggi e per l’abbigliamento, riconducibile al gruppo naziskin degli Hammerskin, nato da una costola del Ku-Klux-Clan statunitense e stupidamente diffusosi anche in Italia.
A quasi un decennio dall’anniversario della morte di Dax (Davide Cesare, un altro militante del centro sociale Orso, ucciso a coltellate dai neofascisti il 3 marzo 2003) ecco un nuovo episodio di violenza e intolleranza, che può innescare una spirale di violenza dagli effetti imprevedibili e fa salire la tensione nella città di Milano.
L’ANPI ha da tempo lanciato una campagna di allarme contro l’espandersi del fenomeno del neofascismo e neonazismo in Italia e in Europa. Non si tratta di semplici rigurgiti nostalgici, ma di vere e proprie associazioni violente e brutali che, spesso nascoste dietro sigle pseudo-culturali, diffondo la violenza e l’intolleranza.
La ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma, l’apologia del fascismo, il nesso tra fascismo e razzismo devono essere impediti e puniti con i doverosi interventi delle Forze dell’Ordine e della Magistratura