CIAO TINA!

Si è spenta a Roma la compagna Tina Costa, componente del Comitato Nazionale ANPI e Vice Presidente Vicario del Comitato Provinciale di Roma, una partigiana che non ha mai smesso di lottare per gli ideali di libertà e giustizia sociale che l’avevano portata da ragazza a partecipare alla Resistenza.
Veniva da una famiglia di socialisti e comunisti del 1921 e aveva imparato presto a resistere e rifiutare ogni forma di fascismo. È stata un esempio di instancabile militanza comunista, prima nel Pci e poi in Rifondazione, di impegno antifascista in tutte le battaglie contro ogni discriminazione e razzismo, per la democrazia, la difesa e l’attuazione della Costituzione, per i diritti di tutte e tutti. La partigiana che aveva rischiato la vita per liberare il paese dall’invasore e che in ogni manifestazione portava il fazzoletto tricolore dell’ANPI è sempre stata un’internazionalista impegnata nella solidarietà con le lotte di liberazione dei popoli, da Cuba alla Palestina ai curdi. La bambina che a 7 anni rifiutò di indossare la divisa di “figlia della lupa” ha portato per anni nelle scuole la sua testimonianza invitando le nuove generazioni a tenere vivi i principi di libertà della Costituzione. Non c’è stata manifestazione in cui non si vedesse Tina presente e contenta di vedere giovani raccogliere l’eredità delle lotte per la libertà. Tina la ricordiamo con il volto gioioso con cui a pugno chiuso all’ultimo Gay Pride cantava insieme a migliaia di persone Bella ciao o l’insistenza con cui in ogni 25 aprile ci ricordava che “siamo tutti partigiani” e che la Resistenza vive nelle lotte di ogni giorno.

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