QUANTO POCO COSTA L’ ANPI

Alcuni giorni fa Emauele Filiberto di Savoia scrisse sui social, poi pubblicato sui giornali, che “i partigiani” costavano al contribuente 3 milioni di euro l’ anno. Giustamente, l’ Anpi Nazionale non si prese neanche la briga di rispondere. Ma, se a qualcuno di voi fosse venuta la curiosità di conoscere quanto realmente costa l’ Anpi al contribuente, ecco la risposta che diede due anni fa Carlo Smuraglia, e vi assicuro che da allora le cose non sono cambiate.  E.G.

 

Quanto (poco) costa l’Anpi

30 Gennaio 2014

Titolo: “Sprechi. Dai garibaldini agli antifascisti. Quanto ci costano gli ex combattenti”. Questo il filo conduttore di un articolo dell’Espresso a proposito dei finanziamenti alle associazioni combattentistiche. Che formalmente comprendono anche l’Anpi. Ma in realtà c’è una sostanziale differenza. E a ricordarlo è il presidente nazionale dell’Associazione, Carlo Smuraglia che ha preso e carta e penna e ha scritto al settimanale.

Ecco la sua “precisazione”.

Ho letto un articolo sul suo settimanale del 23.1.2014, a firma Carmine Gazzanni e col titolo “Sprechi. Dai garibaldini agli antifascisti. Quanto ci costano gli ex combattenti”.

Ovviamente, non mi occupo delle altre Associazioni citate. Ma poiché c’è un riferimento anche all’ANPI (Associazione nazionale partigiani d’Italia), definita “pur importante”, vorrei fare una precisazione: è vero che all’ANPI sono assegnati 65.300 euro annui, ma che questo sia uno spreco ingiustificato è davvero dubitabile.

L’ANPI è un’Associazione di fortissima tradizione, eretta in Ente morale fin dal 1944, che conta oggi circa 130.000 iscritti, con molti organismi periferici dislocati sul territorio e con un ritmo di attività intensissimo, perché realizziamo iniziative su temi tutt’altro che “reducistici” (ad es. le stragi nazifasciste del 1943-45, l’antifascismo europeo, le donne e il fascismo, la Costituzione e i progetti di riforma, e così via).

Facciamo pubblicazioni, abbiamo una rivista assai accreditata (“Patria”) e una news-letter settimanale. Abbiamo avuto importanti riconoscimenti, in occasione di recenti convegni da noi organizzati, dal Presidente della Repubblica, dai Presidenti delle Camere, dal Presidente del Parlamento europeo Schulz. Tutto questo è così poco “inutile” che di recente abbiamo ottenuto che la Repubblica federale di Germania si assumesse il finanziamento di un progetto per la creazione di un “Atlante delle stragi”.

A fronte di tutto questo, è evidente che 65.000 euro sono una somma irrisoria, rispetto alla nostra attività ed – a maggior ragione – ridicola rispetto alle complessive spese dello Stato. Se riusciamo a fare tante cose, ad avere tanti iscritti, è solo perché abbiamo un volontariato molto convinto e tanti iscritti che pensano che la parte migliore della nostra storia meriti di essere non solo conservata, ma rielaborata e fatta conoscere alle nuove generazioni.

Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale ANPI

E questa, a sua volta, è la risposta del settimanale.

Gentile Presidente,
i fondi elargiti a pioggia, senza valutazioni di merito, vanno a discapito proprio delle associazioni come l’Anpi, il cui impegno, anche sociale, non è in discussione, grazie.

IL DELIRIO DI MASOCCO A CANTU’

Non contento di aver ottenuto una condanna per diffamazione con aggravante della discriminazione razziale nei confronti dell’ ex-ministro Kyenge, sabato il consigliere comunale di Cantù Giorgio Masocco, espulso dalla Lega e ora nel gruppo misto, nel motivare il suo rifiuto alla proposta di intitolazione del Parco Solaro ai Partigiani canturini, si è lanciato in una improbabile quanto imbarazzante rivisitazione della storia, con successiva lode a imperitura memoria del Duce. Masocco si è detto scettico davanti ai festeggiamenti del 25 aprile perché “partigiani e americani non ci hanno liberati, dato che siamo ancora più oppressi di prima” per poi concludere: “Se oggi queste persone sono ricordate come eroi è solo perché la storia è stata scritta da rossi e partigiani. Intitolare a loro il campo solare significa sputare in faccia a gente seviziata”.

Giorgio Masocco ha quindi citato opere realizzate dal duce che “hanno tenuto in piedi il Paese” e ha proposto l’intitolazione di una via in ricordo dell’attentato di via Rasella. Il consigliere Paolo Frigerio di Autonomia canturina, ha allora sfidato il collega ad avviare la sua raccolta firme per via Rasella, provocando una forte reazione in Masocco che ha lasciato sala consiliare giudicando Frigerio “un rosso e anche poco acculturato”. ( sic!)

 

Discorso del consigliere Masocco di sabato 30 aprile:

https://www.youtube.com/watch?v=wlyO1KUrdJg

Insulti alla Kyenge:

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/07/30/kyenge-consigliere-di-cantu-banane-si-rallegri-cocco-avrebbe-fatto-male/241096/

 

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