24 MARZO – LE FOSSE ARDEATINE

Il 24 marzo 1944 335 civili e militari italiani furono massacrati a Roma dalle truppe di occupazione tedesche come rappresaglia per l’ attentato compiuti da membri dei GAP in via Resella a Roma.

 

“Le Fosse Ardeatine non sono certo l’unica né la peggiore delle stragi naziste. Ma sono l’unica strage «metropolitana» avvenuta in Europa: non solo l’unica perpetrata entro uno spazio urbano, ma l’unica che neIl’eterogeneità delle vittime riassuma tutta la complessa stratificazione di storie di una grande città. Per questo e così grande la presa di questa vicenda sulla memoria e sull”identità. Certo, gli uccisi sono tutti uomini; ma questo, come vedremo, non fa che rendere centrale il ruolo delle donne nella sopravvivenza e nella memoria. Alle Fosse Ardeatine si compatta tutto lo spazio della città e un secolo della sua storia; sono il luogo simbolico dove tutte le storie convergono, e parlarne significa attraversare intera la vicenda di Roma del Novecento, «questa Città ribelle e mai domata», come dice la vecchia canzone comunista, cosi diversa dal luogo comune, che ha opposto ai nazisti una resistenza attiva e passiva intensa e dilfusa, e per questo è stata così duramente colpita”.

Dal libro: ” L’ordine è già stato eseguito” di Alessandro Portelli.

 

 

VENIANO, 28 MARZO – RICORDO DI ADOLFO VACCHI

ANPI SEPRIO, CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI VENIANO

ISTITUTO DI STORIA CONTEMPORANEA PERRETTA E ANPI PROVINCIALE DI COMO

 

VENIANO, CENTRO POLIFUNZIONALE,

SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE

SABATO 28 MARZO, DALLE ORE 9 ALLE ORE 13

 

RICORDO DI ADOLFO VACCHI

 

Apertura lavori:

GIOVANNI TERZAGHI, sindaco di Veniano

GIUSEPPE DE LUCA, presidente Anpi Seprio

” Onore ai partigiani di Veniano”

Relazione:

FABIO CANI, vice-presidente Istituto Storia contemporanea ” Perretta”

” Il ruolo di Adolfo Vacchi nella Resistenza comasca e italiana “

Interventi:
Rappresentanti dell’ Istituto Omnicomprensivo A. Vacchi di Como

coordina: Giuseppe De Luca

a seguire:

Deposizione di una corona davanti alla targa di A. Vacchi a Veniano

intervento di Carmelo Cattaneo

 

La cittadinanza è invitata ad intervenire

 

 

LETTERA APERTA AL MINISTRO LUPI

Dal sito Libertà e giustizia

17 marzo 2015

 

Ministro Maurizio Lupi,

l’ennesimo episodio di corruzione nei pubblici appalti ha coinvolto il dirigente Ercole Incalza, che lei ha voluto e difeso più volte, affinché rimanesse nel suo alto incarico direttivo. Lei quindi, deve ritenersi politicamente responsabile dei danni patrimoniali inferti a noi cittadini dall’attività illegale del suo stretto collaboratore, che la magistratura accerterà.

Il partito di cui lei è un alto esponente si è molto impegnato per far approvare un provvedimento per la responsabilità civile dei giudici. Per par condicio, sarebbe opportuno che vi fosse analoga normativa anche per sanzionare la responsabilità civile dei politici, come lei.

La corruzione sta divorando l’economia e la credibilità del Paese. Aumenta a dismisura i costi delle opere pubbliche. Alimenta la malavita a scapito degli imprenditori onesti. Rinforza l’idea che l’illegalità sia l’unico modo per poter accedere agli appalti pubblici.

Ministro Maurizio Lupi,
ci aspettiamo da lei le dimissioni e il pudore della tempestività di questo gesto.
Con vigilanza democratica

Sandra Bonsanti

MEDAGLIA A UN UFFICIALE REPUBBLICHINO

Chi ha deciso di dare una medaglia a un ufficiale fascista?

16 marzo 2015

 

Nel 70° della liberazione, a Montecitorio, viene consegnata una medaglia a ricordo di un ufficiale fascista della Repubblica di Salò? Sembra incredibile ma è proprio così. Chi ha deciso di concedere il riconoscimento alla memoria di Paride Mori, del battaglione “Benito Mussolini” che combattè a finco delle SS naziste?
E con quali criteri? Domande inquietanti che pretendono risposte certe e rapide. Esigenza di cui si fa interprete Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi:

“Ho appreso dalla stampa la notizia della consegna di una medaglia, in una sala della Camera dei deputati, dove si trovavano anche il Presidente della Repubblica e la Presidente della Camera, ad un fascista della Repubblica di Salò. La notizia appariva così incredibile (e grave) che sono stato lieto di apprendere, da una dichiarazione emanata dalla Presidenza della Camera, che la Presidente Boldrini non aveva dato alcun premio, né aveva in alcun modo concorso ad individuare il nome del “premiato” tra quelli meritevoli di onorificenza (sono parole pressoché testuali del comunicato della Presidenza della Camera). Altrettanto credo sia accaduto per il Presidente Mattarella, ma non è possibile anticipare nulla al riguardo, finché non ci sarà qualche comunicazione da parte del Quirinale”.

“Di certo – commenta Smuraglia – un’onorificenza è stata consegnata dal Sottosegretario Delrio e dunque a nome della Presidenza del Consiglio. Anche il Sottosegretario ignorava tutto? Sembrerebbe impossibile; comunque, chi ha proposto e deciso quella onorificenza proprio nell’anno del 70° anniversario della Resistenza? A quali criteri ha obbedito la speciale Commissione che valuta per la Presidenza del Consiglio le onorificenze? È veramente difficile accontentarsi della prospettazione di un “errore”, a fronte di situazioni che imporrebbero una vera sensibilità democratica. Pensiamo che su questo debba essere fatta chiarezza assoluta ed al più presto. Altrimenti dovremmo pensare che la Presidenza del Consiglio, che si propone di celebrare il 25 aprile e il 70° è disponibile, al tempo stesso, a riconoscere “i meriti” di chi militò dalla parte della dittatura, del fascismo, della persecuzione degli ebrei, degli antifascisti e dei “diversi”. Davvero, tutto questo appare inconcepibile; l’ANPI attende, comunque, chiarimenti precisi e definitivi e, soprattutto, che ognuno si assuma le responsabilità che gli competono. Dopo di che, prenderemo – a ragion veduta – le nostre posizioni di antifascisti e di combattenti per la libertà, che non conoscono né tentennamenti né ambiguità, ma si riconoscono nella vera storia del nostro Paese e nella Costituzione che lo regola e pretendono che altrettanto facciano le istituzioni.

 

 

21 MARZO – SPAZIO XANADU’

Venerdì 20 marzo 2015 – Spazio Gloria, via Varesina 72 – ore 21
METTETE DEI FIORI
 
Concerto di Baule dei suoni insieme ad alcuni ragazzi ospitati dalla comunità  di don Giusto a Rebbio e a un ospite d’ eccezione: Mino di Martino, ex cantante de I Giganti.
Alla serata partecipa con un banchetto il gruppo comasco di Emergency, che raccoglierà  fondi per il centro pediatrico di Bangui nella Repubblica Centrafricana.

Sarà  inoltre possibile firmare per la Campagna Un’Altra Difesa Possibile
Ingresso a offerta libera.

Organizzano: Baule dei Suoni, Arci Xanadù, Coordinamento Comasco per la Pace

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