INTERROGAZIONE SUL RADUNO NEOFASCISTA AD ERBA

 IN RELAZIONE AL RADUNO NEOFASCISTA AD ERBA DI SABATO 27 LUGLIO u.s., TRASMETTIAMO QUI DI SEGUTIO L’INTERROGAZIONE AL MINISTRO DEGLI INTERNI ANGELINO ALFANO DEGLI ONOREVOLI BRAGA, GUERRA E GADDA

 Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01336

Venerdì 19 luglio 2013, seduta n. 56

BRAGA, GUERRA e GADDA. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:

da fonti giornalistiche e dalla Rete internet si apprende che il prossimo 27 luglio 2013 sarebbe in programma un raduno organizzato dal gruppo «Militia» Como, in una località non ancora precisata della provincia di Como, tra le città di Erba e Canzo, a cui prenderanno parte estremisti di destra e membri di gruppi neonazisti locali e nazionali. All’iniziativa in preparazione hanno già infatti confermato la propria adesione Forza Nuova, tutto il circuito Hammerskin (l’elite degli skinhead), network internazionale neonazista, e di Lealtà Azione;

il raduno è organizzato dall’associazione «Militia» di Como, che non fa mistero delle sue simpatie politiche radicali di estrema destra, il cui obiettivo, come si può leggere sul sito, è quello «di essere il punto di riferimento di tutto il Comasco, […] «la minoranza rumorosa» che propone «una logica Corporativa, la Socializzazione delle Aziende, la creazione dello Stato Nazionale del Lavoro, vogliamo creare un fronte comune che si riconosca nei nostri princìpi. […] Questo è l’ululato che deve riecheggiare nei boschi. Ogni lupo solitario deve riuscire a sentire la voce di un altro suo simile perché ciò dà Forza per tornare branco e trasmette paura a chi ode questi ululati… di valle in valle, di bosco in bosco, da Wladivostok a Pantelleria. …. Fin quando i lupi torneranno famelici e vendicativi !»;

numerosi sono i fatti riconducibili agli ambienti neofascisti e neonazisti sul territorio comasco. Si cita ad esempio l’invito fatto qualche tempo da parte dello stesso gruppo Militia Como a Stefano Delle Chiaie, protagonista dell’inchiesta sull’eversione di destra negli anni Settanta e Giancarlo Rognoni, leader milanese di Ordine Nuovo, condannato per la tentata strage del 73 sul treno Rotino-Roma, a tenere conferenze sul territorio; la proiezione presso la sede di Forza Nuova a Como, il 27 gennaio 2012, del primo documentario negazionista edito in Italia sull’Olocausto, «Wissen macht frei», dove in quell’occasione si parlò del tremendo genocidio degli ebrei e quindi della Shoah come di un «pesce d’aprile ebraico»; oppure i sempre più frequenti episodi di delinquenza comune come l’imbrattare muri, sedi dell’Anpi e negozi gestiti da immigrati con insulti e scritte razziste o il ricoprire i manifesti affissi per le celebrazioni del 25 aprile;

in un recente documento l’Anpi e le associazioni antifasciste comasche hanno espresso tutta la loro preoccupazione per l’aumento delle attività da parte di organizzazioni neofasciste e neonaziste presenti sul territorio e insoddisfazione per la mancanza di interventi adeguati da parte delle autorità costituite soprattutto in riferimento agli episodi delinquenziali che spesso finiscono in un nonnulla;

se la notizia del raduno previsto per il 27 luglio prossimo, venisse confermata, sarebbe il terzo incontro di simpatizzanti e militanti della destra più radicale a tenersi in Lombardia in circa due mesi: lo scorso 20 aprile, giorno del compleanno di Hitler, gruppi neonazisti provenienti da mezza Europa si sono dati appuntamento per un concerto vicino a Varese; il 15 giugno scorso il copione si è ripetuto a Milano con un concerto organizzato da associazioni di skinhead;

il rischio evidente è il possibile ripetersi di appuntamenti il cui unico scopo è quello di marcare la presenza e rafforzare un’ideologia estremista ed eversiva volta a propagandare l’odio razziale –:

se il Ministro sia a conoscenza di tale programmato raduno in Lombardia e in particolare nella provincia di Como;

quali misure ed iniziative il Governo intenda assumere per prevenire ed evitare appuntamenti e raduni del genere volti ad inneggiare e istigare all’odio razziale, esaltando e propagandando un’ideologia eversiva neonazista e di estrema destra, che ad avviso degli interroganti mettono a repentaglio l’ordine pubblico.

(4-01336)

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi